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Le opzioni binarie sono uno strumento finanziario rischioso in termini di investimento e per proteggere gli investitori dal profilo cauto e orientato al risparmio, l’Unione Europea ha pensato di rendere illegali le transazioni in opzioni binarie assimilandole al gioco d’azzardo. Chi desidera, quindi, esplorare il mondo delle opzioni binarie lo fa a proprio rischio e pericolo e soprattutto su mercati finanziari extra europei, con il rischio aggiunto di effettuare transazioni su mercati non regolamentati né trasparenti. In questi casi, quando il rischio di truffa e di ingenti perdite è alto non vi sono strategie in opzioni binarie che si possa dire funzionino davvero. È quindi fondamentale conoscere l’ABC del trading in opzioni binarie. Con questo tutorial non si ha la pretesa di rispondere a tutte le domande, ma quanto meno porre le basi per delle scelte consapevoli e verso un investimento ponderato.

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Trading in opzioni binarie: termini e nozioni di base

Il meccanismo delle transazioni in opzioni binarie è – di base – semplice. Si tratta di “scommettere” su una previsione di rialzo o ribasso rispetto all’andamento di un bene/asset su un mercato finanziario. Le “puntate” sul “call/chiamata” sono previsioni al rialzo del valore o prezzo dell’asset, le puntate sul “put/vendere” sono previsioni sul ribasso. Si può guadagnare o perdere sia che si punti in una direzione che nell’altra. Se la previsione è sbagliata, si perde.

La prima cosa da fare, quindi, prima di investire denaro vero è fare delle “prove” e quindi trovare un Broker o una piattaforma che permetta di fare esercizio con una versione demo, una versione dimostrativa su come funzionano i mercati finanziari in cui tutto è simulato in modo realistico tranne i soldi che rimangono “virtuali” fino a quando non si ritiene di aver acquisito le conoscenze e la pratica necessarie per passare alla versione con deposito di denaro vero dal proprio conto bancario.

A questo punto è già stato messo in campo una serie di termini che necessitano di essere chiariti. Ecco la spiegazione dei termini di base del Trading Online:

  • Asset: ovvero “risorsa” è uno dei termini più ricorrenti nel trading perché indica l’azione, la valuta, la materia prima, il prodotto o l’indice su cui si intende negoziare.
  • Broker: è il termine che indica l’agente intermediario/piattaforma online attraverso il quale avvengono gli accordi di transazione e negoziazione.
  • Strumenti finanziari: è un “contratto” con un valore monetario certo che si stipula tra acquirente e venditore
  • Data di scadenza: è la data e l’ora in cui l’operazione finanziaria scade e termina e dopo il quale si ha l’esito della propria “previsione” di opzione.
  • In the money: è il termine utilizzato dai broker per visualizzare il risultato dell’operazione e indica che la previsione è corretta e che ci sarà un profitto da guadagnare.
  • Out of the money: è il contrario di in-the-money e compare quando il risultato della previsione è negativo e quindi si è registrata una perdita di denaro.
  • Margine: per poter negoziare è richiesto di mantenere in deposito del conto trading un “margine” operativo di denaro. Il richiamo del margine si verifica quando il conto trading è in “rosso” o scende al di sotto dell’importo minimo richiesto dal broker per mantenerlo aperto e per sostenere le perdite. Per evitare il richiamo occorre aggiungere fondi al conto trading.
  • Analisi tecnica: è l’analisi che occorre fare osservando le attività dei mercati e come reagiscono in base a movimenti politici, macro-economici, posizione geografica e geopolitica. L’analisi tecnica è coadiuvata dalla presenza di grafici che rilevano le statistiche e i movimenti storici commerciali.
  • Prezzo di esercizio: è il prezzo in base al quale un’attività o un asset può essere acquistato o venduto per poter eseguire un’opzione al ribasso o al rialzo.
  • Tasso di profitto: è la percentuale di rendimento che si ottiene dopo ogni previsione giusta in base al denaro “puntato” o investito per l’opzione effettuata.

Il trading in opzioni binarie step by step: ecco il nostro Tutorial

Per fare trading conoscendo i principali passi da intraprendere occorre come si è specificato “allenarsi”, trovare un broker affidabile regolamentato e certificato e cominciare ad avere le idee chiare su quale “asset” puntare. Quindi, gli step sono:

  1. Scegliere una risorsa/asset (oro, valute, petrolio, azioni, criptovalute, materie prime …);
  2. Fare una previsione: al rialzo o al ribasso relativamente alla risorsa scelta;
  3. Scegliere quando interrompere le negoziazioni, definire un orario;
  4. Scegliere l’importo da investire;
  5. Avviare l’operazione di scambio e attendere fino all’orario impostato di scadenza (alcuni broker offrono l’opportunità di cambiare l’orario o interrompere il trading prima della scadenza, in caso di previsione errata si può fare in tempo a chiudere la posizione e contenere le perdite).

Prima di passare alle FAQ, per una migliore comprensione delle opzioni binarie, ti invitiamo a consultare questi articoli approfonditi sull'argomento:

FAQ

Qual è il ritorno sull’investimento e il rendimento massimo con le opzioni binarie?

Dipende dal broker scelto. Ognuno propone una percentuale di rendimento diversa anche a seconda dell’asset scelto. La regola generale e “non scritta” è che le operazioni a breve termine hanno la più alta percentuale di vincita, ma sono più rischiose, mentre per le posizioni a lunga scadenza i rendimenti sono più bassi anche se più sicuri e stabili.

Quali sono i rischi del trading in opzioni binarie?

La perdita dell’intero capitale investito. Si consiglia di non investire mai più del 5% del capitale messo a disposizione del trading e di fare incrementi graduali e solo dopo aver acquisito una decisa padronanza del meccanismo di negoziazione.

È necessario aprire un conto demo?

È fortemente raccomandato. Un conto demo e virtuale aiuta a imparare come funziona sia la piattaforma scelta per il trading sia i movimenti dei mercati grazie a simulazioni basate sulla realtà.

Quando passare dal conto demo al conto reale?

Si può passare al conto reale solo dopo aver acquisito le necessarie competenze per fare trading. Inoltre, prima di passare al conto reale occorre verificare quali sono le condizioni del broker/piattaforma di trading relativamente ai depositi di conto reale, se ci sono tutte le funzioni dichiarate, se si ha l’accesso illimitato al proprio conto o è ristretto, se si può prelevare in qualsiasi momento e quali sono i metodi di prelievo, trasferimento e deposito.

Quanto denaro investire nel trading?

Dipende da quanto si è disposti a rischiare. Si può fare trading con un investimento minimo di 10 € mentre non c’è limite su investimenti superiori. Quando si inizia è necessario partire lentamente e solo quando le strategie sembrano funzionare si può tentare con un investimento più grande.

Quali sono i principali metodi di prelievo offerti dai broker?

Una buona piattaforma regolamentata deve permettere di effettuare depositi e prelievi facilmente e con rapidità. I principali metodi di “pagamento” delle vincite ottenute con il trading si effettuano tramite bonifico bancario, accredito su carte di credito, rimborsi in bitcoin e altre criptovalute, e-wallet (portafoglio online come Skrill, Neteller, FastPay e altri)

Ci sono i bonus per i depositi?

Per attirare nuovi trader, molti broker in opzioni binarie offrono dei bonus “gratuiti” con cui caricare il conto online. Occorre, però, fare attenzione a quali sono le condizioni di riscatto del bonus. Spesso è richiesto di fare una serie di transazioni prima di riscuotere il bonus.

Quanti soldi si guadagnano con il trading?

Dipende dalle strategie e dal rischio che si assume. Si consiglia di non usare mai più dello 0,5% massimo 3% del saldo del proprio conto per ciascuna operazione. Inoltre, è importante “diversificare” gli asset e gli investimenti e attenersi a una rigida gestione del denaro per contenere le perdite o per non avvertire la “perdita” come frustrante.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.