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Le truffe legate alle opzioni binarie e al Trading Online, in genere, continuano a essere molto frequenti nonostante i sistemi di controllo e le innumerevoli raccomandazioni nel prestare attenzione. Tuttavia, anche i truffatori si evolvono e così le tecnologie che riescono a mettere a punto per ingannare anche i più attenti. Sempre più spesso le truffe nel trading si “camuffano” da Broker apparentemente regolarizzati, ma che operano in sedi esotiche dai controlli fiscali “fantasma” oppure in società ombra. Un report della Commissione Europea sulla cybersicurezza mette in luce come i due quinti della popolazione UE ha avuto esperienze di frodi telematiche di cui un terzo relative al trading online tramite e-mail o telefonate fraudolente. Uno dei motivi per cui, l’Unione Europea ha reso illegale in ambito UE operare in opzioni binarie per tutelate i consumatori. Conoscere, in fin dei conti, quali sono le tecniche usate per adescare gli utenti è un primo fondamentale passo per difendersi dagli impostori.

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Come funzionano le truffe nel Trading Binario

Gli schemi di truffe nel trading online sono piuttosto “consolidati” e partono dall’adescamento dell’utente al quale proporre investimenti rischiosi in opzioni binarie, forex o criptovalute. Le promesse di guadagnare molto e rapidamente senza rischi sul capitale sono il primo campanello di allarme poiché non vi è nessun investimento finanziario senza rischi, persino quello ritenuto più sicuro e affidabile come i buoni del tesoro. Un investimento comporta sempre un rischio sul capitale di partenza.

Gli elementi di “convincimento” su cui fanno leva i truffatori sono dunque:

  • Promesse di guadagni ingenti e facili;
  • L’impiego di parole rassicuranti volte a creare fiducia nell’utente come “periodo di prova”, “nulla di vincolante”, “bonus di benvenuto”, lasciando intendere che il rischio non esiste;
  • Marketing molto “aggressivo” e insistente tramite chiamate telefoniche, promozioni via e-mail, invio di sms facendo leva sulla fretta o sulla poca attenzione dell’utente invitandolo per prova a investire anche piccole cifre.

Sull’individuazione dell’utente da adescare, ci sono una serie di tecniche, una sorta di social engineering che si basa sullo studio e la manipolazione dei comportamenti delle persone anche a distanza e senza contatto visivo o fisico, tramite la persuasione vocale cercando di captare informazioni confidenziali, preferenze di acquisto e abitudini. I “soggetti” preferiti sono le persone più vulnerabili e con scarse conoscenze in materia finanziaria o con scarse esperienze, quindi i giovani studenti oppure gli anziani, le coppie con mutui e le famiglie che desiderano “rinforzare” il conto in banca velocemente.

Tipologie di truffa per trading

Una delle tipologie più diffusa di inganno è la truffa telefonica. Gli operatori si presentano sempre in modo molto professionale e serio proponendo un investimento garantito in azioni, opzioni, forex o criptovalute. Le telefonate in genere provengono dall’estero ma spesso i numeri sono nascosti dietro prefissi italiani o numeri di cellulare italiani. Le somme che vengono “richieste” di essere investite si aggirano tra 100 e 200 € che si promette saranno raddoppiati o triplicati e si suggerisce la Piattaforma presso la quale operare l’investimento. La piattaforma è una finzione e i soldi “investiti” finiscono nei conti corrente all’estero di agenti e società truffa e non limpide (vedi il caso della truffa Forexgrand).

La truffa a matrioska è una tipologia “evoluta”, in cui le piattaforme di trading fittizie, in realtà funzionano tecnicamente bene e l’utente effettua anche dei guadagni minimi che lo invogliano a investire nuovamente con somme più importanti fino a quando raggiunta una certa “soglia”, la piattaforma “fallisce” o collassa non permettendo all’utente di recuperare in nessun modo il denaro investito. Dopo poco, l’utente viene nuovamente contattato telefonicamente proponendo altre piattaforme e con la speranza di riguadagnare quanto perso, continua a investire per poi ricadere nuovamente nella trappola in un meccanismo a matrioska, appunto.

La truffa con il personaggio celebre è una formula che consiste nello sfruttamento illegittimo dell’immagine di un personaggio noto. Sfruttando la fama del personaggio si cerca di cogliere la fiducia degli utenti o anche distrarli per indurli in inganno in un secondo momento. Questa forma di abboccamento è molto diffusa perché anche se si suppone di riuscire a riconoscere un post o un messaggio o un video falso, in realtà la tecnologia permette ai truffatori di rubare illecitamente immagini di volti noti, violare account verificati “appropriandosi” di una parvenza di credibilità e legittimità per cui l’utente pensa di affidarsi sul serio alla credibilità di un personaggio famoso.

Ancora più “subdola” e di livello superiore è l’uso dell’intelligenza artificiale nelle truffe. Per accrescere la credibilità nelle comunicazioni truffa si arriva a impiegare la tecnica del deep fake – una tecnica nata per la cinematografia, ma il cui uso può andare verso direzioni e scenari sempre più inquietanti. La “truffa” consiste nel diffondere messaggi ingannevoli tramite la sintesi dell’immagine e della voce umana elaborate dall’intelligenza artificiale. Con questa tecnica si possono sovrapporre video o immagini esistenti con video e immagini originali, creando situazioni davvero difficili da discernere tra reale e virtuale.

Quali sono i broker truffaldini fatti chiudere negli ultimi anni?

Ecco alcuni dei broker truffaldini fatti chiudere negli ultimi anni:

  • BinaryOption365
  • BinaryOptionBrokers
  • BinaryOptionProfit
  • BinaryOptionRobot
  • BinaryOptionSignals
  • BinaryOptionTrading
  • BinaryOptionWorld
  • BinaryOptionX
  • BinaryOptionXpress
  • BinaryOptionZ

Questi broker sono stati chiusi dalle autorità di regolamentazione per aver violato le leggi finanziarie. Hanno truffato i loro clienti, promettendo loro facili guadagni con le opzioni binarie, ma in realtà hanno perso tutto il loro denaro.

Ecco alcuni consigli per evitare di essere truffati dai broker di opzioni binarie:

  • Non investire più di quanto puoi permetterti di perdere.
  • Fai le tue ricerche prima di scegliere un broker.
  • Leggi le recensioni dei clienti.
  • Diffida da qualsiasi broker che promette facili guadagni.
  • Se hai dubbi, contatta le autorità di regolamentazione finanziarie.

Prima di passare alla sezione FAQ ti suggeriamo di leggere questi articoli specifici sulle opzioni binarie:

FAQ

Esistono truffe legate alle opzioni binarie che si svolgono tramite app?

Sì, uno degli elementi del raggiro è proprio quello di indurre l’utente a scaricare una app per il trading. L’app, in realtà, è lo strumento tramite il quale il truffatore “succhierà” il denaro dell’utente. L’app, infatti, attivando tutte le autorizzazioni richieste per funzionare “cattura” i dati sensibili dell’utente e le password dell’home banking che serviranno al truffatore per prelevare denaro dal conto del malcapitato, in misura esigua in modo tale che l’utente non se ne accorge, fino ad arrivare a cifre consistenti.

Cos’è la truffa ispirata a Squid Game?

Squid è una criptovaluta “fake” che nasce come fosse un progetto reale, ma che si è rivelata la più grande truffa recente. L’idea nasce da una serie TV sudcoreana trasmessa su Netflix dal titolo Squid Game che ha ispirato gli ideatori della truffa nella creazione di una vera e propria criptovaluta. Chi acquistava criptovalute squid poteva accedere all’attesissimo gioco online ispirato alla serie TV. Sono stati creati un sito web, un White Book con il prospetto informativo dettagliato sulla criptovaluta, account su social media. La criptovaluta era arrivata a toccare il valore di 2800 dollari nelle quotazioni per poi crollare improvvisamente a valore 0, subito dopo il diffondersi di voci e segnali che potesse trattarsi di una truffa come per esempio, gli errori di grammatica nei testi del manuale, imprecisioni e lacune. I truffatori avevano adottato la tecnica del rag pull. Gli sviluppatori del progetto impostano la truffa come se non lo fosse e poi, dopo aver raggiunto una loro personale soglia di guadagno, intascano i soldi degli investitori e “scappano” facendo crollare nel caso delle truffe informatiche la piattaforma costruita, distruggendo i “token” e facendo venire meno la liquidità – nel caso della truffa Squid Game – azzerando il valore della criptovaluta.

Come si individuano i siti di trading truffa?

È sempre difficile individuare un sito truffa nel trading, la minaccia si nasconde ovunque e una volta caduti nella trappola è molto difficile recuperare il denaro perduto. La prima cosa da fare sempre è accertarsi della sede e della denominazione della società. Tutte le società regolamentate e autorizzate a operare nel trading sono elencate sul sito della Consob. La difficoltà nel reperire informazioni di base di una società è già un indizio di rischio. Allo stesso modo la mancanza di chiari requisiti patrimoniali e organizzativi è sintomo di una truffa. Inoltre, se la sede della società che propone l’investimento è situata in un cosiddetto “paradiso fiscale” o in paesi dalla fiscalità non “riconosciuta” né trasparente né firmataria di accordi internazionali finanziari si è in presenza quanto meno di un affare “losco”.

Un altro campanello di allarme sono gli errori tipografici e di ortografia nelle comunicazioni (e-mail o sms) o nei social media, la presenza di contenuti vaghi nei documenti allegati e l’uso di falsi profili o linguaggio manipolatorio. Sono tutti segnali di possibile frode.

Cosa fare legalmente quando si è vittima di truffa legata alle opzioni binarie?

È molto difficile recuperare le somme perdute. Quando ci si accorge della truffa è spesso troppo tardi. Ci si rende conto della frode proprio nel momento in cui si cerca di uscire dall’investimento e si richiede il rimborso totale del capitale. I presunti referenti sono irreperibili, nessuno risponde a e-mail o telefonate. In presenza di questi segnali, la truffa è evidente e occorre denunciare subito e non continuare a investire altro denaro.

Dal punto di vista dell’azione civile stragiudiziale si può formulare una richiesta ai presunti truffatori motivata in punta di diritto e di fatto per ottenere il rimborso o il risarcimento del danno.

Dal punto di vista dell’azione penale – tramite querela – si avvia il procedimento penale a carico dei responsabili della truffa.

Utilizzare un conto demo può essere utile?

Utilizzare un conto demo per opzioni binarie è estremamente importante per evitare le truffe. Grazie a questo strumento, infatti, è possibile sperimentare e acquisire familiarità con il trading online senza rischiare soldi veri. In questo modo, si possono apprendere le tecniche di trading e le strategie vincenti, ma anche imparare a riconoscere le truffe e le false promesse dei broker disonesti. Inoltre, utilizzando un demo account si può valutare la reattività della piattaforma di trading, la qualità dei servizi offerti e la professionalità del supporto clienti. Insomma, il demo account è uno strumento essenziale per chiunque voglia avvicinarsi al mondo del trading online in modo sicuro e consapevole.

Qual è il problema con i broker non regolamentati nelle opzioni binarie?

I broker non regolamentati rappresentano un rischio significativo per i trader di opzioni binarie. Questi broker operano al di fuori della supervisione delle autorità di regolamentazione, il che significa che possono non aderire ai standard etici o di protezione degli investitori. Nelle truffe, questi broker potrebbero manipolare i prezzi o non permettere ai trader di prelevare i loro fondi.

Che ruolo ha il software di Trading automatico nelle truffe di opzioni binarie?

Alcune truffe di opzioni binarie coinvolgono l'uso di software di trading automatico che promettono profitti elevati con poco o nessun sforzo da parte del trader. Questi software spesso non funzionano come pubblicizzato e possono portare a perdite significative.

Cosa si intende per promesse di profitto garantito nelle truffe di opzioni binarie?

Nelle truffe di opzioni binarie, i truffatori spesso attirano le vittime con la promessa di profitti elevati garantiti. Tuttavia, il trading di opzioni binarie, come tutti gli investimenti, comporta rischi e non esistono garanzie di profitto.

Perché i depositi iniziali elevati sono un segnale di allarme nelle truffe di opzioni binarie?

Alcuni truffatori di opzioni binarie richiedono depositi iniziali elevati. Questo è un segnale di allarme poiché i broker legittimi di solito hanno requisiti di deposito minimi molto più bassi. Inoltre, un deposito iniziale elevato aumenta il rischio finanziario per il trader.

Perché le difficoltà di prelievo sono comuni nelle truffe di opzioni binarie?

Uno dei segnali di allarme più comuni di una truffa nelle opzioni binarie è la difficoltà di prelevare i fondi. I truffatori spesso rendono molto difficile per le vittime prelevare i loro soldi, attraverso tattiche come ritardi nei prelievi, commissioni nascoste o semplicemente ignorando le richieste di prelievo.

Che cosa sono le tattiche di pressione nelle truffe di opzioni binarie?

Le tattiche di pressione sono spesso utilizzate dai truffatori di opzioni binarie per costringere le vittime a depositare denaro o a fare scambi. Questo può includere affermazioni che l'offerta è disponibile solo per un periodo di tempo limitato, o che il trader deve agire subito per evitare di perdere un'opportunità di profitto.

Come può l'educazione finanziaria proteggere dalle truffe di opzioni binarie?

L'educazione finanziaria è uno strumento fondamentale per proteggere se stessi dalle truffe di opzioni binarie. Capire come funzionano le opzioni binarie, come identificare un broker legittimo e conoscere i segnali di allarme delle truffe può aiutare a evitare di diventare una vittima.

Per avere una prospettiva più ampia sulle opzioni binarie, ti consigliamo di leggere anche le nostre opinioni sulle opzioni binarie.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.