Vuoi diventare Trader professionista? Da diversi anni si sente parlare del Trading Online e della possibilità di diventare trader professionista facilmente e cominciare a operare subito sui mercati per poter guadagnare tanto e in fretta. Falso!
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- La partita IVA è necessaria?
- Gli obiettivi del trader di professione che lavora on line: prima di tutto occorre scegliere una buona piattaforma e aprire un conto demo. Occorre diventare dei maniaci della perfezione per arrivare al successo
- Ma cosa sono davvero le opzioni? Ecco come investire il proprio capitale anche se si è un semplice principiante. Di seguito le nostre opinioni
- Corsi per intraprendere la carriera di trader professionista(anche nel mercato del forex).
- Attuazione del decreto
- Come diventare un Trader professionista: un metodo duro ma sicuro
- Il posto di lavoro del trader
Non è sufficiente seguire un corso come trader finanziario (esiste anche un percorso più specificatamente dedicato al settore bancario, sportivo e dell'energia), per mettersi all'opera e soprattutto non si diventa ricchi in breve tempo, ma solo se si adotta una strategia attenta e ci si pongono obiettivi a medio e lungo termine.
La partita IVA è necessaria?
In generale, per diventare un trader professionista non è necessario aprire una partita IVA, ma ci sono alcune eccezioni. Secondo la normativa italiana, il reddito generato dalle attività di vendita di beni è soggetto a una tassazione del 26%, ma per svolgere il trading online come professionista è necessario aprire una partita IVA e scegliere il regime fiscale e previdenziale appropriato. Tuttavia, se si desidera diventare un trader professionista, il primo passo è valutare la possibilità di svolgere l'attività in modo professionale e aprire una partita IVA. Nel caso dei Prop Traders, che gestiscono portafogli di investimento per le Prop House, in genere, sarà necessario aprire una partita IVA per motivi fiscali
Gli obiettivi del trader di professione che lavora on line: prima di tutto occorre scegliere una buona piattaforma e aprire un conto demo. Occorre diventare dei maniaci della perfezione per arrivare al successo
L'obiettivo generale del Trading online, cioè degli scambi commerciali e finanziari online, operando dal proprio computer, è quello di vendere un bene ad un prezzo superiore rispetto a quello di acquisto; per esempio, se si acquista un a title="Che cos'è il barile di Brent""""barile di Brent a 70$ e lo si riesce a rivendere dopo mezz'ora a 80$, si realizza un guadagno di 10$.
L'obiettivo quindi di chi fa trading in modo professionale, è quello di realizzare sempre il miglior guadagno possibile; ma non sempre questo è possibile, con operazioni del genere non sempre si guadagna, perciò il secondo obiettivo del trader professionista è quello di monitorare l'andamento del mercato senza tuttavia esserne ossessionati. Non serve restare incollati al monitor per seguire i mercati, l'importante è seguire il proprio mercato e i risultati sul medio e lungo termine.
Terzo obiettivo di questo profilo è l'impegno costante e rigoroso, l'uso degli strumenti e delle piattaforme adatte, nonché la conoscenza dei fondamentali del trading.
I guadagni di un Trader professionista in Italia con il trading e con le opzioni binarie: non ti fidare dei forum e occhio alle tasse e alle Truffe che potrebbero gravare sul tuo investire
Guadagnare e diventare ricchi con il trading e speculando sui mercati è possibile, ma non immediato. Un buon corso come trader professionista ti permette di iniziare a prenderla mano, per poi diventare un trader professionista che riesce a guadagnare una media di 5000 € al mese, solo dopo aver "ingranato" il meccanismo. I guadagni sono tassati dallo Stato Italiano al tasso del 20% delle plusvalenze (= guadagni), quindi su un profitto netto di 5000 €, 1000€ sono di tasse e 4.000 di guadagno che è una somma decisamente ragguardevole.
Per investimenti sui mercati finanziari, è bene affidarsi alla consulenza di un commercialista per vagliare dei percorsi di "ottimizzazione" fiscale.
Ma cosa sono davvero le opzioni? Ecco come investire il proprio capitale anche se si è un semplice principiante. Di seguito le nostre opinioni
Chiariamo subito che un'opzione è un contratto derivato tra due parti. Il compratore acquista il diritto di acquistare o vendere l'oggetto dell'opzione ad un prezzo entro una certa data. Oltre al costo iniziale dunque bisogno considerare anche il prezzo di esercizio. Quest'ultimo rappresenta il valore al quale il compratore potrà acquistare il sottostante (sempre che decida di esercitare l'opzione). Il sottostante (lo specifichiamo dettagliatamente) è l'attività su cui si basa il derivato.
Tipologia di opzioni e deposito minimo: formazione come parola d'ordine. Di seguito alcuni nostri consigli
Ovviamente ci sono diverse tipologie di contratti. Una delle differenze più importanti fa riferimento alle opzioni in call e put. Dai un'occhiata al nostro approfondimento per saperne di più.
Corsi per intraprendere la carriera di trader professionista(anche nel mercato del forex).
Sebbene i corsi privati e i master universitari non sono sufficienti a svelare tutti i segreti di questo genere di lavoro, sono comunque utili per acquisire i rudimenti e poter fare pratica.
Gli argomenti affrontati nei corsi sono principalmente i seguenti:
- Elementi e definizioni di trading Forex & Futures
- Conoscenza degli Strumenti Finanziari
- Concetti fondamentali di Analisi Tecnica applicati al trading
- Lettura, studio, approfondimento, conoscenza ed interpretazione dei grafici
- Nozioni sulle più comuni piattaforme operative
- Regole, metodi e terminologie delle Tecniche di Trading
- "money management" (gestione del denaro): ottimizzazione e personalizzazione
- Calcolo e gestione di stoploss, trailing stop e take profit
- Rischi e conseguenze del trading: approccio psicologico
- guida comparativa ai costi,servizi ed affidabilità dei principali brokers nazionali ed esteri
- materie prime
Le formule in cui vengono impartite le lezioni possono oscillare dalle 80 ore di un'agenzia privata ai master mensili post laurea. Anche i costi variano a seconda delle ore di lezione e dell'ente erogatore: dai corsi gratuiti alle formule di corsi individuali ( tra i 300€ e i 500€) o collettivi (a partire da 100€ per gruppi da 10 persone). Anche nella scelta dei corsi è fondamentale la cautela!
Tobin Tax: cos'è e il dibatto relativo ad essa e come interessa il Trader professionista?
La Tobin Tax è stata introdotta per la prima volta nel 1972 e prende il nome del premio Nobel per l'economia James Tobin che la ideò. E' una tassa che mira ad eliminare ed evitare i fenomeni di Speculazione finanziaria, soprattutto quelli a breve termine. La Tobin Tax intende puntare alla tassazione di transazioni finanziarie sviluppatesi all'interno del mercato e riguardati le valute per cercare di regolarizzare il tutto e di favorire anche degli introiti alle casse della comunità internazionale. Il regime di tassazione della Tobin Tax dovrebbe prevedere una percentuali d'aliquota che va tra tra lo 0,05% e l'1%.
La Tobin Tax fino ad ora non è mai stata applicata, ma viene proposta spesso soprattutto in caso di crisi economiche internazionali come questa dell'ultimo periodo. Solitamente viene associata al movimento “no global” ovvero a tutti coloro che sono contro la globalizzazione economica.
La Tobin Tax applicata ad una sola nazione non potrebbe avere gli effetti desiderati; ecco perché anche in questo momento di crisi internazionale si vuole istituire questa imposta come una sorta di “tassa globale” da applicare a tutti i mercati finanziari di tutti i Paesi interessati. Attualmente soprattutto in Europa, le Nazioni sono divise in merito alla sua applicazione, Paesi come la Francia e la Germania sono d'accordo alla sua introduzione ed è d'accordo anche l'attuale Presidente del Consiglio italiano Mario Monti. La Gran Bretagna invece respinge a più riprese l'introduzione della stessa come metodo di tassazione.
Attuazione del decreto
Dal primo marzo 2013 è scattata la Tobin Tax, che è così divenuta la nuova tassa sulle transazioni finanziarie di ogni genere, che sarà applicata allo scambio di azioni e derivati da parte degli operatori finanziari.
E’ stato finalmente stabilito da un decreto firmato dal ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, dopo la proposta di direttiva arrivata direttamente dall’Unione Europea il 14 febbraio precedente. Così firà Biagio Milano, vice presidente dell’IFMAdvisor, associazione che si propone di proteggere i piccoli investitori: “La Tobin Tax è una proposta comunitaria che per il momento è stata ascoltata solamente da due Paesi, Italia e Francia. Gli altri Stati UE stanno facendo molta fatica ad inserire una normativa del genere sui propri mercati finanziari, per gli effetti negativi che ne deriverebbero”.
Il principio della Tobin Tax
La suddetta tassa sulle transazioni finanziarie prende il proprio nome, come precedentemente accennato, dal suo ideatore James Tobin, grande economista statunitense, il quale la teorizzò nel 1985 con lo scopo di riequilibrare le sorti del mercato finanziario mondiale. Come sostiene Biagio Milano, “nel 1985 lo stesso Tobin giudicò questa imposta già anacronistica, e la sua applicazione in ambito internazionale fù quindi, dal principio, piuttosto limitata.
Dopo la metà degli anni ‘80 fu fatto un tentativo di introduzione della tassa da parte sia della Francia che della Svezia, con risultati disastrosi, tant’è che Parigi ha avuto la lungimiranza di abolirla prematuramente, mentre Stoccolma l’ha mantenuta per un pò di tempo, facendo crollare i volumi delle sue transazioni economiche e finanziarie”.
A chi può essere applicata?
La Tobin Tax, può, a livello nazionale, essere applicata a tutti gli strumenti finanziari, con l’esclusione di ETF, ETC e valute (Forex). Sulle azioni si paga lo 0,12%. Può sembrare un’aliquota iniziale veramente molto irrisoria, mentre in realtà non lo è per niente: se fosse stata applicata una tariffa fissa, lo Stato avrebbe introitato di più. Per fortuna invece la Tobin Tax colpirà i derivati con aliquota fissa. Le azioni invece sono state più penalizzate.
Come diventare un Trader professionista: un metodo duro ma sicuro
Il mondo di internet ha senza dubbio aperto moltissime possibilità prima inesplorate. Chiunque con una buona idea e una connessione internet può raggiungere vette di fama e di guadagno fino a qualche anno fa impensabili. Anche nel mondo della finanza online, si può fare successo, basta avere le carte giuste.
Prima di tutto ci vuole tanta preparazione e studio: l'opportunità di un facile guadagno attrae tutto, ma nulla è regalato e facile, se non possedete un basico abc di nozioni vi conviene stare alla larga, perché come i guadagni sono dietro l'angolo, alle le perdite non si fanno attendere. La parte senza dubbio positiva del diventare un trader è che online i mercati sono sempre aperti: potrete trovare moltissime possibilità a qualsiasi ora decidiate di connettervi con i mondo della finanza. Se il vostro obiettivo è quello di arrotondare uno stipendio allora tentare questa strada piò essere una buona scelta: potrete farlo comodamente seduti in pantofole a casa vostra e per quanto tempo avete voglia di dedicarvi. Se invece il vostro sogno è quello di diventare un trader professionista, allora sappiate che l'impegno richiesto è tanto.
I passi fondamentali
Il primo passo è sicuramente quello nozionistico. Dovete avere quanto meno una infarinatura generale di alcune materie come: analisi tecnica dei mercati, regole dei mercati, Money Management, macro e micro-economica, strumenti come opzioni binarie, etf, certificates ec. Passando questa prima fase preliminare, bisogna trovare un ottimo Broker. E' una scelta fondamentale per poter investire ad esempio nel mercato della valuta estera ed in tutti gli altri mercati. Ma cosa intendiamo quando parliamo i broker? In parole spicciole è un intermediario, ossia una persona o un gruppo di persone, inteso anche come piattaforma, che organizza le transazioni tra un acquirente e un venditore, guadagnando una commissione quando viene concluso l'affare.
Su internet vi sono moltissime piattaforme ottime come ad esempio Plus550, che offre anche webinar introduttivi, o ancora 24option o Topoption, entrambi consentono di investire sulle opzioni binarie, uno degli strumenti di gran lunga più semplici per iniziare a diventare un trader online. Una volta entrati nel canale che avete scelto, mettetevi in testa il vostro obiettivo. Lo scopo di ogni trader è sicuramente quello di guadagnare il più possibile, ma tenete presente che per ogni rischio che correte potrete anche perdere. Per guadagnare bene e in modo più sicuro possibile bisogna individuare quale sarà il reale andamento del mercato per un dato bene. Prima di avventurarti da solo e mettere in atto la tua strategia, puoi provare a fare qualche investimento seguendo le attività di altri trader con le attività di a title="Approfondimento sulle fuzionalità del Mirror trading internazionale"""""mirror trading e Copy trading che molte piattaforme mettono a disposizione.
Il petrolio salirà? Il prezzo del bene scenderà? Non si tira a indovinare logicamente, mano a mano acquisirete l'intuito giusto che, basato sulle vostre conoscenze, vi farà capire su cosa scommettere. Se si vuole guadagnare bisogna avere un approccio serio, si tratta di speculazione sui mercati finanziari. Con tanto impegno e tanta fortuna però, si può arrivare anche a dei bei guadagni mensili. Parliamo di cifre come 5000 euro. Se possedete l'intuito giusto, non servirà tanto tempo per arrivarci. A questa cifra lorda, per così dire vanno applicate le tasse dello stato Italiano, che si aggirano a circa il 20%.
Il posto di lavoro del trader
Il mercato finanziario è un lungo virtuale dove vengono scambiati beni materiali o immateriali. Esso è è caratterizzato da regole precise e da un supervisore che le fa rispettare.
Se sei rimasto affascinato da questo articolo, siamo certi che troverai interessante anche il nostro studio dettagliato sullo Scalping.