Oggi vi presentiamo la Teoria di Dow, con la quale mettere in pratica alcune competenze apprese nell'ambito del nostro ultimo approfondimento. Ricordiamo che con il termine Analisi tecnica si descrive uno studio che analizza la variabilità dei prezzi sui mercati finanziari. Questa disciplina si basa principalmente sull'uso di grafici e indicatori matematici; il tutto per prevedere la futura evoluzione dei prezzi.
A differenza dell'analisi fondamentale (che si basa sull'identificazione e la previsione delle variabili economiche, interpretando sia i fattori macro-finanziari che quelli micro), quella tecnica non ritiene che il mercato sia un ambiente razionale ed efficiente. Uno dei suoi obiettivi dunque è proprio quello di individuare dei livelli di entrata e di uscita dal mercato. Per fare ciò è indispensabile studiare le serie storiche dei prezzi, che permettono inoltre di individuare i punti d'inversione dei vari cicli di mercato e la durata delle diverse fasi di tendenza.
Le premesse su cui si basa l'analisi tecnica:
Alla base della Teoria di Dow sviluppata nei primi anni del 1800 da Charles Dow, c'è la stretta relazione fra prezzi e asse temporale (dove i primi si muovono secondo una direzione ben precisa che può essere individuata con una o più linee di tendenza chiamate trendline).
Secondo questa Teoria di Dow quindi il mercato non si muove in maniera caotica ma segue appunto delle tendenze; nel 1887 Dow sviluppò due medie di mercato, oggi conosciute come Dow Jones Industrial Average e Dow Jones Trasportation Average. Per riassumere comunque quest'interessante teoria è possibile elencare quattro principi fondamentali:
Le regole di Dow costituiscono le basi per l'analisi grafica (chart reading) da effettuare sui mercati per l'analisi dei prezzi. L'analisi in oggetto consente di visualizzare le serie storiche e i dati statistici ad esse connessi.
Il Forex (dall’inglese FOReign EXchange market) è il luogo virtuale in cui si riuniscono differenti tipologie di operatori per scambiarsi tutte le valute presenti al mondo. Ne consegue che il mercato valutario è un mercato non regolamentato o, come si direbbe in termini tecnici, OTC (Over The Counter). Con un volume medio compreso tra i 3 ed i 4 mila miliardi di dollari scambiati ogni giorno, è il mercato più liquido al mondo. Ciò permette agli operatori di trovare sempre ed immediatamente una controparte per qualsiasi posizione con qualsiasi applicativo. Gli operatori possono essere di estremamente diverse tipologie.
Sul Forex infatti si può “incontrare” uno speculatore privato che dal divano di casa sua, compravendendo valute, cerca di arrotondare lo stipendio, od anche una banca centrale di chissà quale paese che deve riponderare le sue riserve in valuta estera, od ancora, per esempio, grandi multinazionali che vogliono proteggere dalle oscillazioni dei cambi i loro investimenti in valuta estera. Per operare nel Forex basta aprire un account con un Broker che metta a disposizione una piattaforma ed iniziare con le prime analisi per scegliere quale coppia di valute comprare e soprattutto, quando.
Obiettivo di questo articolo sarà il fornire al lettore la spiegazione dettagliata dello strumento base utilizzato dagli operatori: le Medie Mobili. Queste, graficamente delle linee, rappresentano il trend di fondo dello strumento finanziario sottostante (si definiscono infatti indicatori trend-following). Il termine “media” derivata dalla formula utilizzata per calcolarlo e cioè, appunto, la media aritmetica, esponenziale o ponderata. Il termine “mobile”, invece, si riferisce al fatto che lo strumento si aggiorna continuamente ed in automatico. Se ad esempio stiamo calcolando una media mobile a 10 periodi (un periodo può riferirsi ad un giorno, come un mese od un intervallo intraday di 15 minuti – è l’operatore che lo sceglie impostando il time frame dei suoi grafici), quando si chiude il decimo e si apre l’undicesimo periodo, in automatico la media non tiene più in considerazione nel calcolo il primo valore della serie (il più vecchio), ma partendo dal secondo include anche l’undicesimo. Il loro utilizzo è particolarmente semplice. Si studiano i cross-over, cioè le intersezioni che le medie mobili disegnano.
Primi tra tutti, gli incroci tra la media scelta dall’analista ed il prezzo. Se quest’ultimo la taglia al rialzo, il segnale inviato sarà rialzista. E viceversa al contrario. Secondariamente si possono studiare anche gli incroci tra medie differenti, cioè sia tra una media mobile aritmetica ed una ponderata calcolate su 10 periodi, sia tra due medie mobili semplici (aritmetiche) calcolate una su 25 e l’altra su 50 periodi. L’impostazione preferita dagli operatori (seppur non si possa definire uno standard generale) è l’utilizzo combinato di medie a 10, 50, 100 e 200 periodi (struttura che genera il cosiddetto fascio di medie mobili).
Essendo un indicatore di trend, una media crescente indica un trend rialzista, e viceversa. Il vantaggio principale di questo strumento quindi è che il segnale che invia all’operatore risulta particolarmente attendibile. Dal lato opposto, però, questo arriva tipicamente in ritardo rispetto a quelli inviati da altri strumenti. Ovviamente questo difetto può essere ridotto riducendo il periodo di calcolo della media mobile ma tenendo sempre a mente la seguente regola: minore è il periodo scelto, più numerosi e reattivi saranno i segnali, ma più probabile sarà l’invio di un falso segnale. Prima di concludere, ti linkiamo alcuni esempi pratici in cui le medie mobili sono state usate nel mercato valutario. Ti raccomandiamo di studiare molto per non incappare in sistemi dove la frode potrebbe nascondersi dietro ogni situazione poco chiara.
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Iniziamo a fare sul serio e a scoprire alcuni stili e tecniche per iniziare a fare operazioni di trading online anche se siamo agli inizi di questo nuovo “business”. Il primo aspetto che affronteremo è il cosiddetto Trading di Posizione.
Oggi vediamo uno strumento, detto oscillatore stocastico, che èun utile indicatore diretto a minimizzare la volatilità dei prezzi in un preciso strumento finanziario. Usando questo strumento risulterà più semplice, per un investitore, andare a leggere il mercato e trarne dei vantaggi pratici.
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