Il termine “speculazione” ha la sua radice nel verbo “speculare” che in latino significa “osservare, guardare, spiare”. La speculazione è, oggi, più facilmente associata al mondo finanziario e delle borse, dove si sente parlare di speculazione in borsa, ma non è sempre chiaro di cosa si tratta.
L’economista John Maynard Keynes definiva la speculazione in borsa come la capacità di interpretare il comportamento delle maggior parte degli operatori per capire meglio in che direzione si muovono i prezzi; per certi aspetti, il significato originario rimane anche in finanza, ovvero la capacità di scrutare, capire, osservare, “spiare” gli altri operatori per intuire in quale direzione si muovono i mercati.
L’obiettivo della speculazione in borsa è quello di massimizzare i profitti nel breve periodo “giocando” sulla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita di un dato bene o asset di beni come le azioni, le obbligazioni, le valute, le cripto valute, i preziosi, i minerali e così via. La speculazione può anche essere definita come un’attività di previsione che si basa sull’equilibrio tra l’analisi delle statistiche e l’intuito soggettivo.
Per speculare in borsa occorre affidarsi a un broker ossia un intermediario finanziario che effettua la compravendita di titoli attraverso due modalità:
La speculazione in borsa in sé non è un reato se si effettua entro i limiti di legge e, per certi aspetti, contribuisce a rendere il mercato efficiente e organizzato con flusso di liquidità. La speculazione in borsa diventa reato penalmente punibile quando deriva da attività come l’aggiotaggio o l’insider trading.
Per diventare degli speculatori di successo bisogna essere lungimiranti e saper comprendere la struttura dei prezzi, ossia l’andamento di un asset azionario, di un’obbligazione o dei prodotti derivati; diventare un trader, oggi, è semplificato dalla varietà e molteplicità di mezzi e strumenti operativi. La speculazione si basa sostanzialmente sulla differenza di prezzo tra acquisto e vendita. Per esempio: se un azione costa 10 € e si intuisce dall’andamento del mercato che ci sarà un rialzo a breve per quella stessa azione, lo speculatore acquista a 10 per rivendere poco dopo a 15 € avendo guadagnato su quell’azione 5 €. Il guadagno dipende dal numero di azioni acquistate, per cui la formula è la seguente:
numero di azioni X differenza di prezzo = guadagno. Stando all’esempio, se compre 50 azioni da 10 € che si rivendono a 5 €, il calcolo sarà: 50 X (15 – 10) = 50 X 5 = 250. Il guadagno sarà di 250 €.
I modi per trarre profitto speculando in borsa sono molteplici, ma le più comuni e dall’efficaci comprovata sono:
La tecnica che si basa sull’incrocio delle medie mobili è la più longeva e consiste nell’individuare e scegliere due medie mobili su periodi diversi e attendere che la media mobile più veloce incroci al rialzo quella più lenta, questo si traduce in un segnale di acquisto; mentre se la media mobile veloce incrocia al ribasso quella più lenta, il segnale è di vendita. La tecnica dell’incrocio delle medie mobili funziona bene quando il trend è sostenuto, mentre tende ad essere approssimativa nei momenti di stasi o congestione dei prezzi. In ogni caso, il buon speculatore è quello che oltre a cercare il profitto è in grado di preservare il capitale a disposizione e quindi è in grado di attivare misure protettive come gli stop loss, ossia l’ordine di bloccare le negoziazioni sotto una soglia di perdita definita a priori, nel caso l’andamento non dovesse andare come nelle previsioni.
La tecnica basata sugli oscillatori utilizza l’impiego di strumenti chiamati, appunto, oscillatori o indicatori di segnali; si tratta di strumenti, ormai, informatici presenti sulle principali piattaforme di trading in grado di fornire indicazioni chiare sul momento più opportuno per piazzare un ordine di vendita o acquisto. L’oscillatore stocastico è quello più utilizzato e noto tra i trader: quando l’oscillatore entra nelle zone di ipervenduto o ipercomprato è un segnale di imminente inversione di tendenza, in base al quale decidere la mossa più opportuna da intraprendere.
Investitore e speculatore non sono sinonimi anche se in alcuni momenti le due figure si potrebbero sovrapporre:
Lo speculatore, inoltre, trova vantaggio solo speculando sulla differenza di prezzo tra acquisto e vendita, non è interessato all’asset in sè e per sé e a seguirne gli sviluppi se non nel frangente temporale di interesse (motivo per cui uno speculatore spesso non opera acquistando fisicamente le azioni, ma solo tramite CFD - contract for difference – giocando solo sulle differenze di prezzo)
L’investitore, invece, non è interessato all’osservazione del titolo dal punto di vista tecnico, quanto piuttosto è interessato dallo stato di salute dell’azienda di cui acquista le quote, è interessato ai dividendi, ai bilanci di esercizio, al management e alla salute generale della società su cui investe.
I grandi speculatori sono anche coloro che hanno saputo giocare d’azzardo, rischiando moltissimo, sperando di aver un ritorno di guadagno fortissimo, ma gli speculatori sono anche coloro che nella storia sono stati in grado – tra bluff e manovre azzardate – di dettare l’andamento dei prezzi di mercato. Si ricordano tra i più celebri:
L’introduzione del trading online e l’impiego di strumenti informatici e tecnici sempre più sofisticati, anche la speculazione in borsa ha subito dei cambiamenti, soprattutto perché internet ha introdotto una modalità nuova di investimento e ha favorito l’inserimento nei mercati finanziari anche di trader non professionisti con tutti i pro e i contro, con l’introduzione di “variabili” imprevedibili che rendono la volatilità ancora più estrema e difficile da gestire.
Da un lato, lo speculatore di professione è stata molto avvantaggiato rispetto al passato, beneficiando soprattutto della “velocità” di azione tramite internet, potendo intervenire in qualsiasi momento e da qualsiasi parte del mondo. L’operatività in “tempo reale”, però, non ha cambia le dinamiche dei mercati finanziari né l’esigenza di saper leggere e prevedere l’andamento dei prezzi di mercato; si può, in ultima analisi, sostenere che sono cambiati i tempi e i mezzi della speculazione in borsa, ma non sono cambiate le logiche di mercato e saper fare una previsione corretta vale molto di più della piattaforma di trading che si utilizza. La speculazione in borsa è sempre più legata all’osservazione e interpretazione dei dati piuttosto che al modo e agli strumenti con cui li si analizza, chiaramente le analisi sono velocizzate, ma gran parte della capacità di trarre profitto resta affidata all’intuito e all’intelligenza del trader.
Clicca qui per approfondire il DAX, il principale indice azionario della borsa tedesca.
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