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Secondo le disposizioni dell’ESMA (European Security and Markets Authority), le negoziazioni in opzioni binarie e derivati finanziari sono vietate agli utenti retail (al dettaglio), pertanto le informazioni di questo tutorial sono rivolte esclusivamente ai trader esperti, professionisti e autorizzati a operare con prodotti finanziari derivati. Il tutorial, in particolare, riguarda l’uso dei simulatori di opzioni binarie che risultano essere strumenti utili anche e soprattutto per gli esperti soprattutto nel monitoraggio dei mercati e nell’analisi tecnica semplificata. I simulatori di opzioni binarie consentono, inoltre, di mettere a punto alcune strategie opzioni binarie che possono rivelarsi utili per realizzare profitti.

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Cos’è un simulatore di opzioni binarie

I simulatori di opzioni binarie non sono altro che un “robot” o una versione demo da utilizzare sul proprio conto di Trading Online. Come un “account” dimostrativo tramite il quale provare tecniche e strategie di trading.

I simulatori di opzioni binarie non richiedono il deposito di denaro reale sul conto perché le negoziazioni si effettuano su base virtuale. Non c’è il rischio di perdere denaro vero, perché è solo uno strumento di esercitazione pratica e teorica sebbene in tempo reale. Ciò significa che le simulazioni sono realistiche e basate su asset reali che si ritrovano nei mercati finanziari reali. I risultati e gli esiti corrispondono ai risultati e agli esiti reali della giornata di negoziazione reale. La differenza consiste solo nel non utilizzare denaro vero pertanto non si generano né perdite né profitti.

Il simulatore di trading è sicuramente utile per imparare a conoscere anche la stessa piattaforma di trading scelta per operare. È importante poter testare “gratuitamente” diverse piattaforme prima di scegliere quella ottimale per le proprie competenze e capacità. È un modo per comprendere le differenze tra i servizi erogati, le condizioni contrattuali al momento del passaggio dalla versione demo a quella reale.

A cosa serve un simulatore

Che si sia esperti o principianti un simulatore di trading in opzioni binarie serve a:

  1. Imparare a conoscere diversi strumenti finanziari e operare in opzioni binarie in modo gratuito;
  2. Sperimentare e testare strategie;
  3. Non rischiare denaro vero dal momento che non è richiesto un deposito minimo, ma solo la registrazione gratuita sulla piattaforma che offre il servizio;
  4. Conoscere i vari assets;
  5. Imparare a usare grafici e statistiche per le analisi.

Inoltre, non è richiesto l’upload di documenti di identità, carte di credito o apertura di un conto bancario finché non si passa alla versione reale.

Come scegliere un simulatore di opzioni binarie

Simulatore di opzioni binarie

Per poter scegliere un simulatore che potrebbe, in seguito, convertirsi in uno strumento di trading reale occorre valutare diverse piattaforme e diversi servizi. In linea di massima, i simulatori migliori sono quelli che offrono il più ampio ventaglio possibile di servizi e che mettono a disposizione il proprio know how e assistenza anche per i clienti in conto demo per permettere di conoscere a fondo tutta la piattaforma e creare la necessaria fiducia e credibilità prima di passare all’operatività nel mondo reale.

Un trader che dopo molti esercizi, test e strategie risulta vincente tramite un conto demo non è matematicamente certo di poter essere vincente anche con un conto reale. Quando si cominciano a usare i soldi veri cresce la tensione di perdere denaro vero. L’ansia e la tensione sono necessarie per mantenere alta l’attenzione e la concentrazione, ma spesso sono anche causa di nervosismi e tensioni che suscitano valutazioni e decisioni sbagliate, avventate che comportano errori. Il rischio emotivo spesso è più pericoloso di quello reale nonostante ci si sia allenati molto o si abbia un’esperienza di lungo corso, perché la volatilità e l’imprevedibilità dei mercati sono delle mine vaganti che non concedono spazio a operazioni sempre “serene”. Disciplina e buon senso sono fondamentali, ma non sempre controllabili nei casi più critici o in presenza di situazioni nuove come fu nel 2008 il crack delle borse mondiali propria a causa di bolle speculative andate fuori controllo.

FAQ

Come funzionano le opzioni binarie?

Per opzione binaria si intende un tipo di opzioni in cui il guadagno (pay-off) è limitato a un ammontare fisso o nullo. Il loro nome deriva proprio dal fatto che l’investimento ha due soli possibili risultati o opzioni appunto: una previsione corretta o una sbagliata, come nelle scommesse.

Come fare opzioni binarie?

Le opzioni binarie sono vietate ai singoli investitori e risparmiatori. Per investire in opzioni binarie bisogna essere un professionista e registrare un conto presso una piattaforma di investimento (Broker) che permette di effettuare questa tipologia di investimento oltre a una serie di altri servizi e strumenti finanziari.

Quanto si guadagna con le opzioni binarie?

Dipende. Un trader esperto e navigato può guadagnare molto pur sapendo che solitamente i broker offrono una percentuale di guadagno che non è mai il 100%, ma oscilla tra il 70% e nel migliore dei casi l’85% del capitale investito. Ciò significa che c’è un margine di denaro perso a monte che serve per coprire il costo dei servizi offerti dal broker. In media si riesce a guadagnare intorno al 77% del capitale investito: su 100 – in caso di vincita – il ritorno è di 77.

Come si calcola il valore di una opzione?

Il Valore temporale di un’opzione si calcola come la differenza tra il prezzo fissato dell’opzione e il suo valore intrinseco.

Come si determina il prezzo di un’opzione?

Il prezzo di un’opzione è influenzato da vari fattori in particolare dal prezzo del sottostante, dal prezzo di esercizio, dalla volatilità dell’attività o asset sottostante, dalla scadenza temporale fissata per la chiusura della posizione, dal tasso di interesse e dai dividendi attesi. Questi sono i cosiddetti fattori quantificabili. Poi, ci sono altri fattori non quantificabili che determinano il prezzo di un’opzione come per esempio altri fattori economici dei mercati non prevedibili né qualificabili come le crisi di governo, i disastri ambientali, la scarsità di una risorsa, le guerre e tutto quanto possa influenzare i mercati o l’economia mondiale.

Cosa accade se si vendono azioni in perdita?

Solitamente non è conveniente vendere azioni in perdita, perché la vendita di un’azione perdente comporta il realizzo immediato della perdita stessa (si compra a 20 e si rivende a 10, la perdita è evidente). L’unico caso in cui talvolta è necessario vendere azioni anche quando sono in perdita è quando si verificano condizioni tali per cui l’azienda azionaria non è più in grado di riprendersi o in vista di un crack finanziario.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.