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Dopo avervi offerto una dettagliata analisi dello Scalping, siamo pronti a presentarvi un altro argomento che, speriamo, stimolerà la vostra curiosità.

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L’RSI nel trading (Relative Strength Index - indice di forza relativa) è molto usato dagli analisti che vogliono investire nel trading, in special modo chi opera nel Forex, nel mercato dei futures e con i titoli di borsa. Ti ricordiamo che quest'articolo può essere trasformato in PDF e utilizzato come pratico eBook. Dopo aver verificato con attenzione la sua applicazione con le Bande di Bollinger, vediamo il suo funzionamento anche in altri contesti.

Il principio del funzionamento dell’RSI nel trading si basa sulla misura della velocità con cui si verifica una variazione dei prezzi il cosiddetto momentum.

Il calcolo effettuato è:

  • Forza relativa prezzi chiusura sedute rialziste + forza relativa chiusura sedute ribassiste nel periodo n.

Nel grafico è evidenziato con una linea oscillante fra 0 e 100. Si muove nelle fasi al rialzo in senso positivo mentre nelle fasi al ribasso in senso negativo. Nelle fasi al rialzo, le chiusure positive sono di più e più intense al contrario nelle fasi a ribasso, le chiusure negative saranno di più e con un’intensità superiore rispetto a quelle positive.

Formula per calcolare l’Rsi nel trading

RSI nel trading = 100 - [100 / (1 + RS )]

RS = media delle ultime n chiusure rialziste/media delle ultime n chiusure ribassiste.

Il Relative Strength Index, non è altro che la media delle chiusure rialziste e ribassiste di n giorni.

Nella formulazione originale di Welles Wilder, il suo ideatore, prevede una finestra di osservazione e 14 periodi e si calcola utilizzando la media delle variazioni al rialzo di un titolo e la media di in valore assoluto delle variazioni al ribasso.

Strategie legate all'RSI nel trading

La media delle variazioni di prezzo al rialzo sommato alla media del valore assoluto delle variazioni di prezzo al rialzo moltiplicato x 100 serve a normalizzare l’oscillatore e fare in modo che sia in un intervallo di valori compreso tra zero e 100.

Sarà possibile incontrare anche formule differenti, ma in realtà non saranno nient’altro che una trascrizione diversa delle relazioni fra i membri dell’espressione data. Nella conformazione grafica sulla parte bassa, si noteranno due linee orizzontali che l’oscillatore attraversa diverse volte, le quali delimitano le zone estreme di ipercomprato e di ipervenduto.

Nel Relative Strength Index le zone estreme sono:

  • Zona di ipercomprato nel grafico si attesta oltre 70.
  • Zona di ipervenduto sotto il valore 30
  • Parametro che indica i periodi è 14.

Se si rilevano segnali di uscita dell’oscillatore dalla zona di ipervenduto, è il momento di comprare.

rsi trading: immagine esemplificativa

  • Se si rilevano segnali di uscita dell’oscillatore dalla zona di ipercomprato è il momento di vendere

È consigliabile cercare sempre di adattare i livelli da cui partono le zone di ipercomprato e di ipervenduto in funzione di:

  • andamento storico del titolo;
  • periodo su cui è calcolato l’oscillatori.

Lo scopo è trovare quei parametri che meglio descrivono i movimenti dei prezzi del titolo (in senso generico tutti gli strumenti finanziari, azioni, obbligazioni, valute ecc.) che si sta analizzando.

  • Ipercomprato: è la fase in cui l’indicatore raggiunge i suoi massimi, il segnale indica che il prezzo ha raggiunto i massimi valori e che è prossimo ad una inversione di tendenza al ribasso.
  • Ipervenduto: è la fase in cui l’indicatore raggiunge i suoi minimi, il segnale indica che il prezzo ha raggiunto i minimi valori e che è prossimo ad una inversione di tendenza al rialzo.

Non sempre l’oscillatore RSI nel trading si comporta in modo egregio, il trader lo deve impostare in modo corretto in base a quale asset si è interessati e in base alle condizioni del mercato. Avvolte si muove in andamento laterale, segnala i massimi e i minimi di oscillazione, mentre nelle condizioni di trend, nella parte sinistra del grafico, tende a posizionarsi nella zona di ipercomprato senza fornire indicazioni utili, anzi, piuttosto dando dei falsi segnali.

Normalmente settato a 14 periodi mostra un buon funzionamento in condizioni di trend, con buone indicazioni dei punti di svolta in corrispondenza dell’uscita delle zone estreme.

Quando assume valore pari a 0

daily trading

L’oscillatore Rsi nel trading assume quindi il valore 0 quando, nell’intervallo di tempo considerato, la media degli incrementi è uguale a 0, valore 100 quando è la media dei decrementi a risultare uguale a 0. Si deduce quindi, che il suo valore può variare soltanto all’interno del Range 0-100 punti: per questo motivo si dice che l’Rsi nel trading è un oscillatore e non un indicatore, per il semplice motivo che quest’ultimo, invece, potrebbe potenzialmente scendere o salire all’infinito.

Caratteristiche fondamentali di un Oscillatore. Assieme alla Media mobile stiamo parlando di strumenti fondamentali

Le tre caratteristiche fondamentali di un oscillatore nel dettaglio sono:

  • La presenza di aree di ipercomprato/ipervenduto (overbought/oversold). Si tratte delle zone dove gli oscillatori si portano dopo che il mercato si è mosso con molta forza e in modo assai veloce. Si avrà una situazione di ipercomprato quando i prezzi sono saliti con molta intensità e in poco tempo. Al contrario si avrà una situazione di ipervenduto quando i prezzi sono scesi con molta decisione e intensità. Se l’oscillatore si trova all’interno di queste fasce estreme, significa che si sono generati degli eccessi che andranno corretti tramite una fase laterale di consolidamento o un ritracciamento. Bisogna segnalare che quando la tendenza presente sul mercato è molto forte può succedere che il prezzo continui a salire/scendere anche se l’oscillatore si trova all’interno di un’area di ipercomprato/ipervenduto.
  • Altra caratteristica fondamentale di un oscillatore è fornire segnali per le opzioni binarie operativi, ossia segnali di entrata e di uscita dal mercato. Sotto questo aspetto va evidenziato che gli indicatori forniscono segali in modo diverso: alcuni inviano un’indicazione rialzista/ribassista quando escono da un’area di ipervenduto o di ipercomprato.
  • L’individuazione di possibili divergenze tra il comportamento dei prezzi e quello dell’oscillatore. La divergenza è il tipico segnale di allerta che, in alcuni casi può anticipare un’inversione di tendenza.

Se vuoi dei consigli su strategie alternative valuta di leggere anche il nostro articolo sulle Opzioni Binarie.

Numero di periodi utilizzato nel calcolo

demo trading

La scelta del numero dei giorni può variare, sebbene spesso ne vengono utilizzati 14 in conformità con il periodo scelta da Wilder per i suoi studi. Il numero di periodi utilizzato nel calcolo dell’Rsi nel trading può essere comunque modificato: per questo motivo si suggerisce di sperimentare l’oscillatore al fine di trovare la lunghezza che meglio si adatta alla propria operatività.

Utilità di questo indicatore: un'analisi dettagliata

Dal punto di vista operativo, l’indicatore Rsi nel trading è di grande utilità.

  • E’ in grado di anticipare i rimbalzi tecnici e le correzioni che si verificano all’interno di una fase laterale di consolidamento.
  • In particolare fornisce un segnale di vendita quando, dopo aver raggiunto la sua zona di ipercomprato (quando cioè si porta al di sopra dei 70 punti), ne fuoriesce mentre i prezzi stanno ancora salendo, disegnando quindi una divergenza ribassista.
  • L’Rsi nel trading fornisce un segnale di vendita quando, dopo aver raggiunto la sua zona di ipervenduto (quando si porta al di sotto dei 30 punti), ne fuoriesce mentre i prezzi stanno ancora scendendo, disegnando quindi una divergenza rialzista.

Nelle fasi di mercato direzionale il fatto che l’Rsi nel trading sia in forte “ipercomprato”, in un mercato rialzista, o in forte “ipervenduto”, in un mercato ribassista, costituisce una conferma del trend in essere. Il raggiungimento delle zone di ipercomprato e di ipervenduto anticipa, in alcuni casi, l’inizio di una correzione o di un rimbalzo tecnico.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.