Dopo aver parlato del petrolio oggi affrontiamo un approfondimento sull'oro. Fin dall’antichità, l’oro è sempre stato un materiale fondamentale da detenere e conservare, sia per effettuare eventuali scambi di beni e sia in caso di necessità improvvise e proprio sulla base di quest’ultima considerazione tale metallo prezioso si è consolidato, nel corso del tempo, come un cosiddetto bene rifugio, di cui successivamente parleremo e chiariremo il significato.
Al giorno d’oggi, per altri aspetti, risulta essenziale anche conoscerne la quotazione dell’oro o comunque periodica, anche di quello usato, non solo per avere un’idea precisa del suo valore ma anche per avere indicazioni importanti sul suo andamento, considerato un segnale fondamentale, come scopriremo, per la vita quotidiana di tante persone, economie e Stati. Andiamo quindi a scoprire perché la quotazione dell’oro risulta importante e dove poterla controllare e verificare.
Questo metallo prezioso è considerato un cosiddetto “bene rifugio”, come pochissimi altri, in quanto riesce a conservare nel tempo un valore pressoché costante e può essere utilizzato e scambiato in qualsiasi circostanza o evento, anche drammatico, come ad esempio crolli di economie, di Stati, calamità naturali, eventi bellici, fallimenti di istituti finanziari o società.
Inoltre, tale metallo è accettato ovunque nel mondo, a differenza invece di altri beni che posseggono valore e quindi possono essere scambiati soltanto in aree geografiche limitate e a determinate condizioni. Pensiamo ad esempio al Dollaro americano o all’Euro, monete che detengono un certo valore, ma solo in aree specifiche del pianeta e se esistono delle condizioni economiche, finanziarie e politiche stabili. Se, ipoteticamente ad esempio, crollasse l’economia americana, il Dollaro sarebbe considerato di poco valore.
Pertanto viene denominato bene rifugio quel bene che protegge, dal punto di vista economico-finanziario, colui (persona o Stato che sia) che lo detiene, nonostante gravi eventi negativi. Da qui l’importanza di verificare il suo andamento costantemente, in quanto un improvviso rialzo del suo valore potrebbe essere il segnale che all’orizzonte si prospetti un periodo politico-economico difficile oppure è accaduto qualche evento drammatico.
Tanti soggetti possono avere interesse a controllare la quotazione dell’oro. Dal grande investitore, che verifica il suo andamento per decidere se conviene investire denaro in tale bene oppure in un altro, fino alla semplice casalinga, che magari detiene dei gioielli di cui vorrebbe vendere una parte per ricavarne del denaro. E proprio in quest’ultimo caso risulta importante conoscere anche la quotazione dell’oro usato.
Da questo punto di vista, al giorno d’oggi, esistono diverse opportunità per verificare il prezzo dell’oro in tempo reale. Tra le tante, anche rivolgersi ai negozi compro oro, come ad esempio Orolive, che permette di verificare la quotazione dell’oro in diretta, attraverso un collegamento con l’importante Borsa di Londra. Ricordiamo che il metallo quotato sui mercati finanziari è oro a 24 carati e quindi puro, mentre quello usato è solitamente a 18 carati.
Tale differenza risulta del tutto normale, in quanto l’oro puro è quello utilizzato per lingotti o monete da collezione, mentre l’oro destinato ai gioielli si deve combinare con altri metalli, al fine di garantire e migliorare alcune caratteristiche meccaniche all’oggetto prezioso. Si pensi all’uso che si fa quotidianamente di anelli, bracciali, collane ed altri manufatti preziosi ed alle sollecitazioni involontarie che essi devono subire. La quotazione dell’oro che si vede, poi, è riferita in grammi (mentre è in once nei Paesi anglosassoni).
Come abbiamo visto, quindi, conoscere il valore dell’oro usato o quello puro risulta importante, in quanto permette di stabilire se è il periodo più adatto per effettuare investimenti per un finanziere oppure magari per vendere dei gioielli per una casalinga o una famiglia, in modo da ricavarne dei profitti il primo e del denaro utile la seconda. Il tutto è reso ancora più facilitato dalla possibilità di verificare la quotazione dell’oro in diversi luoghi e attraverso vari mezzi.
Le quotazioni dell’oro sono espresse in grammi o “once troy”. Quando l’oro non è “puro”, ma in lega di metalli, si misura in “purezza”, la cui unità è chiamata “carato”. L’oro a 24 carati e oro puro. Un modo diverso di indicare la purezza dell’oro è tramite l’attribuzione di un valore di grandezza compreso tra zero e 1 con tre cifre decimali, il cui calcolo parte sempre dalla misura in carati. Per esempio, il 18 carati è pari a 0,75 (75% di purezza) che si ricava dal calcolo seguente: 18/24 = 0,750 = 750/1000 = 75%.
La quotazione dell’oro a seconda delle sue caratteristiche è quindi stabilita nei mercati finanziari internazionali. La Borsa di Londra – fin dal 1919 – fissa il prezzo di riferimento o “fixing” dell’oro due volte al giorno. I principali mercati di scambio dell’oro nel mondo sono: Johnson Matthey, Samuel Montagu, Rothschild, Mocatta & Goldsmith, Sharps Pixley, noti anche come il Club dei 5 o “Club of Five”.
Le quotazioni dell’oro nascono storicamente come punto di riferimento per lo scambio di valute sul metodo chiamato gold standard. Il metodo consiste nello stabilire per ogni valuta l’equivalente in oro. Da quando l’oro è soggetto alle leggi del libero mercato, le oscillazioni registrate negli anni sono sempre state molto forti, passando da record di massimi a record di minimi altrettanto storici, come quando nel luglio 2011 raggiunse quota di 1837 dollari all’oncia o nel 2004 scese a 420 $ l’oncia. Il prezzo dell’oro in euro ha subito oscillazioni minori, attestandosi in media su 330 € l’oncia pari a circa 10,6 € al grammo.
L’oro è da sempre considerato un bene rifugio e un investimento finanziario sull’asset “oro” è considerato un investimento “difensivo”. La stabilità del suo valore a lungo termine e la correlazione con l’andamento dei mercati obbligazionari rendono appetibile e conveniente la speculazione sull’oro nel momento in cui le valute perdono il loro valore o entrano in iperinflazione. La quotazione dell’oro è anche influenzata dalla sua produzione, ovvero dall’offerta. L’estrazione dell’oro è un’attività molto ponderata e controllata al fine di evitare una sovrapproduzione che indurrebbe a un crollo dei prezzi.
A seguito dello scoppio della pandemia da Covid-19 a livello mondiale, come era facile attendersi, la quotazione dell'oro ha subito una fortissima oscillazione. All'iniziale crollo, dovuto alla necessitá di diversi investitori di avere liquiditá e pertanto con conseguente massiccia vendita di oro sul mercato (mentre le varie borse mondiali segnavano perdite ingenti e i Paesi erano costretti a imporre lockdown, con previsioni fosche sull'andamento delle loro economie), è seguito poi un rialzo delle sue quotazioni, addirittura superiore ai giorni pre-pandemia.
Tale andamento oscillatorio della quotazione dell'oro era del tutto prevedibile, in quanto dovuto alla sua essenza di bene rifugio. Infatti, il crollo iniziale è stato dovuto alla considerevole richiesta improvvisa di denaro liquido, ottenibile in quel momento soltanto con una forte vendita di tale metallo prezioso. L'impennata successiva, invece, si è verificata in quanto la richiesta di oro (in quanto bene rifugio appunto) è stata notevole, a causa dell'incertezza sul futuro andamento delle economie di vari Paesi o aree importanti, come USA, Cina e Unione Europea.
L'attuale quotazione dell'oro, quindi, dovrebbe mantenersi a livelli alti, almeno per diversi mesi, in attesa di vedere gli sviluppi della pandemia e soprattutto l'andamento delle economie degli Stati piu' importanti del pianeta. Comunque, una volta superata la fase critica a livello sanitario e con segnali economici positivi, la quotazione dell'oro dovrebbe cominciare a ridursi lievemente. Questa previsione, naturalmente, potrebbe variare all'improvviso ed in senso negativo, nel caso in cui la pandemia dovesse persistere e l'andamento delle economie mostrasse segnali negativi.
Tale situazione relativa alla quotazione dell'oro ha effetti diversi sia sugli investitori che sulle famiglie che magari detengono gioielli o beni preziosi in oro. Infatti, mentre gli investitori potrebbero sfruttare la quotazione maggiore per effettuare vendite e quindi ottenere profitti, le singole famiglie invece preferiscono detenerlo, almeno momentaneamente, considerando l'incertezza del futuro economico e occupazionale. Soltanto in casi estremi di necessitá di denaro liquido, esse sarebbero spinte a venderlo.
L'articolo è stato scritto dalla Redazione di ElaMedia Group
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