Molti ricorderanno il film con Leonardo di Caprio – “The Wolf of Wall Street” – in cui il protagonista vendeva dei penny stock da 0,10 $ di una piccola e neonata azienda promettendo guadagni quintuplicati. Si trattava di una manovra speculativa, in quel caso, ma in realtà i penny stock sono azioni a basso costo che possono rivelarsi assets di investimento interessanti. Come spiega TradingOnline.net, basti pensare che la stessa Amazon, quando si quotò in borsa come store di libri online, le sue azioni valevano solo 18 dollari l’una. Dopo 20 anni, la società è la prima al mondo nell’e-commerce di diversi beni e servizi e le sue quotazioni sono arrivate a toccare i 2600 $.
Sebbene la capitalizzazione delle imprese italiane sulla nostra “Piazza Affari” sia inferiore ai volumi e ai numeri di Wall Street, diverse società – anche di prestigio – sono quotate sulla Borsa Italiana e prezzo pari o inferiore a 5 €. Si tratta di azioni sia afferenti al segmento AIM che alle blue chip. Le penny stock italiane hanno un contenuto di rischio più basso rispetto a quelle degli altri mercati finanziari internazionali e, inoltre, non appartengono a società emergenti o di piccole dimensioni. Questi due aspetti, rendono gli investimenti in penny stock italiane più “sicure” (per quanto nel trading non vi sia nulla di realmente “sicuro”) e meno volatili. Infatti, tra le principali penny stock italiane (tutte a un prezzo inferiore di 2 € ad azione) si citano:
La lista completa è reperibile consultando sul sito della Borsa italiana l’elenco delle società iscritte nel segmento AIM (o MAC – Mercato Alternativo del Capitale) con bassa capitalizzazione.
Si ricorda che, in ogni caso, investimenti in penny stock o simili devono essere gestiti con responsabilità e consapevolezza dei rischi speculativi. Gli investimenti in penny stock si possono effettuare tramite le piattaforme di trading online – sia italiane che estere – certificate e autorizzate.
L’espressione penny stock nasce negli ambienti finanziari statunitensi per indicare le azioni comuni che sono scambiate sui mercati a un prezzo inferiore di 1 $ ciascuna. Nel tempo, la “definizione” si è estesa alle azioni scambiate a prezzi pari o inferiori a 5$ sul NASDAQ e 5€ sui mercati europei. Salvo alcune eccezioni – come le penny stock italiane – la maggior parte penny stock appartengono a società emergenti o con pochi mesi di attività, promettenti da un lato, ma con grandi incognite sul futuro e che non hanno la stabilità e la solidità dei colossi storici finanziari. La traduzione letterale di penny stock è – appunto – azioni da pochi centesimi, da due soldi che è generalmente un appellativo dispregiativo in gergo finanziario.
Quindi perché investire in penny stock? Perché i broker sono interessati a questa fascia di mercato così volatile, instabile e poco redditizia in termini di rendimenti? I broker finanziari tendono alla ricerca di azioni di basso profilo perché confidano nel valore nascosto e nelle potenzialità di crescita dell’investimento. Occorre, indubbiamente, fiuto, intuito, capacità speculativa e sangue freddo. Soprattutto durante i periodi di crisi, i penny stock altamente fragili alle scosse e ai crolli finanziari, registrano ingenti perdite o inaspettati guadagni in un arco di tempo molto breve. I penny stock sono volatili e molto reattivi al mercato, per questo si prestano alle speculazioni e i broker comprano e vendono azioni a basso costo puntando al ribasso sulle piccole società o su quelle sopravvalutate dal mercato. Lo scopo per il trader è trovare delle penny stock con alti volumi di scambio che permettono di comprare e vendere rapidamente.
Non si tratta di una tipologia di investimento adatta a tutti. Anche i trader più esperti rischiano di interpretare male i segnali di mercato, effettuando scelte impulsive e posizionando ordini svantaggiosi.
Quindi, se da una parte, le società emergenti hanno maggiori potenzialità di crescita sul mercato e in tempi rapidi promettendo guadagni vantaggiosi con piccoli investimenti; d’altro canto nascondono grandi rischi, legati proprio alla giovane “età”, ai bilanci non consolidati, ai bassi volumi di scambio perché semi-sconosciute, sono più esposte alla volatilità. Investire in penny stock resta una delle scelte più rischiose da prendere quando si opera sui mercati finanziari.
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Il copy trading, come intuirete dalla parola stessa è una strategia che vi consente di osservare i movimenti e le azioni finanziarie di altri trader esperti, in modo da poterle replicare.
Una delle dinamiche finanziarie che risultano sempre più di tendenza è il trading online, un fenomeno che si è affermato in seguito alla digitalizzazione.
Il trading online è un’attività speculativa e di investimento in costante ascesa che comporta delle perdite, ma anche dei guadagni; tuttavia ciò che si guadagna online con il trading è sottoposto a regime fiscale.
Come sapete, ci occupiamo di recensire le piattaforme a disposizione di chi desidera entrare nel mondo degli investimenti. Oggi ci vogliamo occupare di questa piattaforma trading che si sta facendo strada sul mercato e consente di investire su vari tipi di asset: il broker Degiro!