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La Consob è l’organo di controllo delle attività finanziarie in Italia e sul proprio sito oltre a verificare quali sono gli enti e gli istituti bancari legittimati, regolamentati e autorizzati a operare nel settore finanziario – sia con sede che tramite Homebanking – è possibile anche seguire le raccomandazioni specifiche su alcuni strumenti finanziari e gli investimenti. In particolare, la CONSOB ha emesso una raccomandazione di allerta sui CFD (Contract for Difference), i rolling spot forex e le opzioni binarie, esaminando per ciascuna tipologia rischi e criticità.

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Cosa hanno in comune CFD, rolling spot forex e opzioni binarie

L’elemento che accomuna questi tre prodotti finanziari è il loro grado di “rischio”. I CFD, i rolling spot forex e le opzioni binarie non sono strumenti adatti per la maggior parte degli investitori in quanto sono difficili da comprendere, difficili da gestire, difficili da prevedere i loro movimenti sul mercato poiché il valore di “deriva” dipende dal valore di un’altra attività – detta il “sottostante” e che può essere un’azione, una valuta, un indice o qualsiasi altro asset. CFD, rolling spot forex e opzioni binarie si chiamano per questo “prodotti derivati”.

Un’altra peculiarità di questi prodotti è la leva che, se da una parte può contribuire a aumentare i profitti, dall’altra costituisce un ulteriore elemento di rischio. Infatti, sia i CFD che i rolling spot forex in base al loro asset sottostante possono richiedere all’investitore durante l’operatività di versare ulteriori somme per integrare il capitale inizialmente investito. Il risultato dell’operazione – in perdita o in guadagno – può essere superiore all’importo versato inizialmente e il suo effetto moltiplicativo – nel bene e nel male – si chiama “effetto leva” e produce cifre impegnative sia che si guadagni sia quando si perde. I CFD e i rolling spot forex si basano sul valore delle valute scambiate sul mercato Forex che, a sua volta, non è regolamentato. Pertanto la verifica del valore reale degli scambi sul mercato non è facile da effettuare e si presta facilmente a speculazioni, forzature e manovre non limpide.

Le opzioni binarie, invece, sono equiparabili secondo le raccomandazioni Consob, a vere e proprie scommesse. Il pagamento è corrisposto se l’operazione su cui si sta investendo, o appunto “scommettendo” si compie secondo le proprie previsioni alla scadenza che ci si pone (possono essere minuti, ore, a fine giornata, a chiusura dei mercati o scadenze più lunghe). Se l’evento non si verifica, se la previsione sulla scommessa non si realizza, si perde tutta la somma investita.

Infine, ciò che accomuna questi strumenti finanziari – oltre alla componente rischiosa – è la poca chiarezza dell’informazione affidata a vari canali e che utilizza pratiche commerciali di natura promozionale per la diffusione.

Conclusioni della Consob sulla regolamentazione dei prodotti finanziari

Opzioni binarie e la Consob: investi con sicurezza grazie alla regolamentazione

I prodotti finanziari in questioni, in particolar modo le opzioni binarie – che sono state rese illegali in ambito UE – sono offerte da imprese di investimento e banche operanti in Italia o all’estero, regolamentate e autorizzate con concessione dell’autorità di vigilanza dei rispettivi paesi di origine. Ma sono molti anche i soggetti abusivi, privi di autorizzazione e regolamentazioni e fuori da ogni controllo di vigilanza delle Autorità. In caso di controversie relativamente a CFD, rolling spot forex e opzioni binarie, i poteri della Consob sono limitati o nulli. E soprattutto per quegli strumenti finanziari ritenuti rischiosi e “banditi” dagli organi di vigilanza, la clientela e le imprese di investimento che se ne sono assunti i rischi di investimento, in caso di controversie o truffa, non potranno essere tutelati né potranno richiedere il ricorso dinanzi all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (istituto creato nell’ambito della Consob stessa a tutela degli investitori).

Se il cliente, in ultima analisi, sta valutando l’opportunità di effettuare degli investimenti – nonostante le raccomandazioni sul rischio – in questi prodotti deve accertarsi che il soggetto promotore dell’investimento sia per lo meno autorizzato a operare in Italia, sia regolamentato e autorizzato. L’elenco degli enti e istituti autorizzati è consultabile sul sito di Consob e Banca d’Italia.

È bene essere informati riguardo al fatto che l’esercizio abusivo di attività e servizi di investimento è un reato che viene punito con la reclusione per un massimo di 8 anni, secondo quanto legiferato nell’art. 166 del TUF – Testo Unico della Finanza.

Speriamo che le nostre FAQ possano rispondere alle tue domande, ma se vuoi approfondire l'argomento in modo più verticale, prova a leggere questi articoli:

FAQ

Cosa regolamenta e autorizza la CONSOB?

La Consob autorizza i prospetti di offerte pubbliche di vendita di prodotti finanziari, i documenti sulle offerte pubbliche di acquisto, l’esercizio di mercati regolamentati e le iscrizioni agli albi degli istituti di investimento. Questo impedisce alle piattaforme di brokeraggio di progettare frodi ai danni degli utenti, come nel caso della truffa Forexgrand.

In quali casi interviene la Consob?

La Consob riceve e gestisce gli esposti che provengono da risparmiatori, associazioni, comitati, operatori di mercato che segnalano o denunciano fatti, disfunzioni e scorrettezze operate dai soggetti finanziari vigilati e regolamentati.

Su cosa vigila la Consob?

L’ente vigila sui mercati regolamentati e sulle società di gestione di prodotti finanziari. Regola lo svolgimento delle contrattazioni nei mercati regolari; vigila sui sistemi di negoziazione e sui sistemi di gestione accentrata, compensazione, liquidazione e garanzia.

Cosa si intende per vigilanza regolamentata?

La vigilanza ci concretizza nell’emanazione di norme in ambito finanziario volte a tutelare il risparmiatore e il consumatore di prodotti finanziari. Il TUF – Testo Unico della finanza, disciplina in genere i mercati finanziari. La vigilanza ha una rilevanza e un ambito di applicazione molto vasto.

Quale è il modo più sicuro per investire i soldi?

I modi per investire e tutelare allo stesso tempo i propri risparmi sono vari a partire dal semplice conto deposito fino agli investimenti regolamentati in borsa attraverso l’acquisto di azioni, obbligazioni e titoli di Stato. Si può anche aderire ai Fondi Comuni o acquistare i cosiddetti beni “rifugio” come l’oro o gli immobili.

Quali poteri ispettivi ha la Consob?

La Consob può effettuare ispezioni richiedendo di esibire la documentazione di investimento e può agire in tutti gli ambiti di abuso delle informazioni.

Cosa significa l’acronimo?

Commissioni per le Società e la Borsa è il significato della sigla Consob ed è un’autorità ammnistrativa indipendente.

Quale legge sancisce gli obiettivi di vigilanza attribuiti a Consob e Banda d’Italia?

Il decreto legislativo n 385 del 1 settembre 1993 - noto anche come Testo Unico Bancario – TUB – è la disciplina che conferisce i poteri di vigilanza nei confronti di banche, istituti di credito, società finanziarie, istituti di moneta elettronica e pagamento alla Banca d’Italia e alla Consob.

Chi vigila sui mercati non regolamentati?

Pur non avendo diretto controllo e poteri sui mercati non regolamentati, la Consob può richiedere notizie e documentazione sugli scambi avvenuti nei mercati non regolamentati, i quali in presenza di una richiesta da parte di un’autorità di vigilanza nazionale sono tenuti a procurare e fornire le informazioni e i documenti richiesti.

Quali sono i mercati non regolamentati?

In genere, i mercati finanziari non regolamentati sono i cosiddetti mercati Over The Counter in cui è possibile negoziare e acquistare strumenti finanziari fuori dalle borse ufficiali. I mercati Over The Counter più noti sono il NASDAQ, il Forex e le piattaforme di scambio di asset di nuova generazione come le criptovalute.

Se vuoi approfondire l'argomento ti consigliamo questo articolo dove raccogliamo varie opinioni sulle opzioni binarie.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.