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Hai i nervi saldi? Vuoi imparare a guadagnare facilmente sfruttando un capitale iniziale che hai accumulato? Tutto dipende a quanto sei disposto a sacrificare all'inizio per capire come iniziare a fare trading online partendo da zero. Questa breve guida ti illustrerà velocemente i vantaggi e gli svantaggi di cui un trader che vuole capire come investire con successo nel mercato del forex, o nelle opzioni binarie, deve tenere conto.

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Cosa ci guadagno imparando come fare il trader?

Capire come diventare fin da subito un trader di successo, non è semplice. Ma esistono tante strategie alternative per imparare come fare Trading Online. Prima di tutto devi essere certo di trasformarti, o di saper sfruttare le caratteristiche che già possiedi come professionista o semplice essere umano nato e cresciuto in un ambiente sfidante!

Come si impara a fare trading online? A quale piattaforma mi affiderò?

  • La voglia di cimentarti con una nuova sfida!
  • Tempo? Neanche troppo, basta dedicare una finestra della tua giornata per poi far procedere in maniera corretta e automatica i software per la gestione delle strategie
  • Un buon capitale iniziale da investire

Ma la cosa più importante è avere un capitale psicologico in grado di non cedere alle tentazioni del mercato o ai tantissimi momenti di sconforto!

Avere una motivazione è dunque il punto di partenza per ottenere risultati nel medio e nel lungo termine, altrimenti invece di fare il trader ti conviene cambiare sito e andare a puntare i tuoi risparmi sulle scommesse sportive, cosa ben diversa dall'elaborare una strategia di trading sportivo.

I vantaggi di un buon deposito (con un occhio alla borsa)

Sapere come effettuare le corrette manovre di investimento online nei canali dedicati alt trading: tutto questo porta ovviamente i suoi vantaggi. Facendo un riassunto delle situazioni più favorevoli che possono convincerti a seguire i nostri consigli su come fare il trader.

Non ci sono altissimi costi di cui tener conto per iniziare questa attività. Devi pensare che imparare a fare trading è come iniziare un nuovo business, e dunque devi cogliere le occasioni che ti si presentano. Cosa fai quando vuoi iniziare una nuova impresa? Devi tenere a mente le spese, come ad esempio quelle dei locali, i contributi per i dipendenti, l'affitto degli strumenti...

Grazie a questa nuova opportunità di investimento, non dovrete considerare assolutamente tutte queste spese a budget. Niente costi di avviamento! Niente spese per l'ufficio!

E le tasse? Ecco come funziona con le imposte da versare per i tuoi profitti

Quanto si paga di tasse? Un altro vantaggio è rappresentato dai bassi costi relativi alle tasse per chi vuole iniziare a fare trading online. Tutta l'attività e i guadagni subiscono una tassazione media fra il 15-20%.
Non avete un ufficio, e non sapete quale tempo dedicare a questa attività? Basterà un portatile, addirittura uno smartphone per capire come investire nei mercati in maniera rapida e immediata. Potete dire addio alla classica sede fisica.

Se pensate di aprire un locale commerciale, il timore di spendere troppo senza conoscere il risultato dell'investimento vi bloccherà fin da subito. Se invece capirete fin da subito come fare trading nei mercati internazionali sia esente da tutti questi blocchi psicologici, nulla vi potrà fermare! 

Come si dichiarano i proventi del trading online

Le attività di investimento online nei mercati valutari e finanziari sono in crescita costante, un fenomeno dovuto all’uso diffuso del trading online e ad una sempre più attenta regolamentazione degli strumenti finanziari. La regolamentazione degli strumenti, delle piattaforme di trading e degli attori principali del settore finanziario comporta un maggiore controllo e una regolamentazione anche delle normative inerenti la tassazione dei proventi derivanti dal trading online.

Un approfondimento in materia si può leggere in questa guida alla tassazione nel trading online, ma intanto ecco alcuni concetti di base sulla fiscalità per chi opera nel trading. Il Trading online (TOL) – per quanto sia un’attività di investimento rischiosa – ha registrato negli anni una crescita esponenziale che ha permesso di generare introiti anche di cospicuo interesse, al punto da dover richiedere una regolamentazione dal punto di vista fiscale e dichiarativo dei redditi maturati da attività di trading.

La prima cosa da definire è che le attività di trading online sono tassate ad un’aliquota del 26% e si dichiarano attraverso la compilazione del modello unico. I regimi fiscali di riferimento sono sostanzialmente due:

  • Il regime sostitutivo o amministrato;
  • Il regime dichiarativo.

Nel regime sostitutivo, il Broker a cui ci si è affiliati funziona da “sostituto di imposta”, la dichiarazione è sostanzialmente automatizzata e ogni volta che il trader realizza una plusvalenza, il broker provvede a trattenere e versare le imposte dovute allo Stato. Il trader/contribuente finale è così esonerato da qualsiasi obbligo di natura fiscale, in quanto l’onere è assunto dal broker.

Nel regime dichiarativo, invece, il trader ha l’obbligo di provvedere da sé ad assolvere gli oneri fiscali per le eventuali plusvalenze ottenute dall’attività di trading. È compito del trader/contribuente, quindi, specificare l’ammontare dei proventi tramite la dichiarazione dei redditi e con il versamento dei contributi dovuti.

Quando si sceglie un broker per la propria attività di investimento online, bisogna dunque valutare – oltre all’affidabilità e all’essere un broker regolamentato e autorizzato – anche i vari servizi offerti e se fra questi, il broker assolve anche il ruolo di sostituto di imposta, in grado di fornire assistenza fiscale e di provvedere in via automatizzata alla dichiarazione dei redditi dei propri utenti trader.

Quali sono i campi da compilare nel modello unico

Indipendentemente dal regime fiscale (amministrato o dichiarativo) è bene conoscere quali sono i termini e i campi da compilare all’interno del modello unico per la dichiarazione dei redditi.

Il quadro di riferimento all’interno del Modello Unico è il quadro RT – plusvalenze di natura finanziaria. In particolare l’importo delle plusvalenze va indicato nella sezione II-B, rigo RT41 che è il rigo proprio per indicare i ricavi provenienti dalle operazioni di trading online; nello specifico in questa sezione si dichiarano tutti i “redditi diversi di natura finanziaria”, quali i contratti forward, i future e i proventi del TOL.

Sulla dichiarazione – stesso quadro e sezione – al rigo RT45, invece, si riportano le eventuali perdite (o minusvalenze) che sono tuttavia deducibili fino al 62,50% del totale delle perdite. Il pagamento dell’imposta calcolata si effettua tramite il modello F24 con codice tributo 1100.

Tutto ciò vale per i flussi di denaro ottenuti tramite un intermediario con sede legale in Italia, registrato presso la Consob e abilitato dalla Banca d’Italia.

Per coloro che utilizzano broker stranieri – sempre abilitati e regolamentati – occorre compilare il quadro RW dove si indicano i flussi di denaro registrati tramite operatori esteri, congiuntamente alla descrizione dei movimenti di capitale da e verso l’estero qualora l’importo totale comprensivo di depositi e prelievi supera la soglia di 10.000 € nell’anno solare.

Infine, chi presenta già la dichiarazione dei redditi con modello 730, e al contempo percepisce redditi dall’attività di trading - dovrà integrare la dichiarazione con il riquadro RT (proventi dall’Italia) o RW (proventi dall’estero), unitamente al frontespizio compilato del modello Unico.

Come si calcola l’imposta da redditi TOL con aliquota al 26%

Il pagamento del’imposta avviene tramite il modello F24 e le scadenze sono generalmente fissate al:

  • 30 giugno; e al
  • 16 luglio (ma con la maggiorazione dello 0.40% a titolo di interesse corrispettivo).

Per quanti utilizzano il modello Unico, la scadenza per il versamento è:

  • il 30 giugno per il saldo dell’anno precedente e primo acconto per l’anno di dichiarazione (per esempio saldo 2018 e primo acconto 2019);
  • il 30 novembre come acconto dell’anno successivo (per esempio acconto 2020).

Quali sono di codici tributo da riportare sull’F24

Ogni codice tributo indica la specifica sulla derivazione dei proventi, per cui andrà indicato sul modello F24 per il pagamento dell’imposta da proventi generati tramite il trading online, uno dei seguenti codici di riferimento.

  1. codice 1100:per imposte sostitutive su plusvalenze derivanti da cessione a titolo oneroso di partecipazioni non qualificate.
  2. codice 1242:  per indicare un’imposta sostitutiva per redditi di capitale derivanti da fonte estera.
  3. codice 2724:per indicare un’imposta sostitutiva sulle plusvalenze.
  4. codice 4043:per indicare un’imposta sul valore delle attività finanziarie concernenti esclusivamente quelle detenute all’estero da parte di persone fisiche residenti in Italia (art. 19, c. 18, D.L. 201/2011 convertito in Legge 214/2011).

Come riconoscere gli svantaggi di fare trading: ecco le operazioni da compiere (anche su internet)

come fare trading online

Ovviamente, non è tutto oro quello che luccica! Esistono infatti una serie di situazioni che potrebbero dissuadervi dal fare investimenti di questo tipo. Potete essere i più dotati sia intellettualmente che economicamente, ma prima o poi dovrete affrontare uno degli scogli in cui rischia di incappare qualsiasi Trader professionista.

Innanzitutto l'eccessivo stress che una attività del genere vi porta ad avere. Se volete risultati immediati, se rischiate di diventare schiavi dei mercati liquidi che chi vuole imparare a fare trading deve ovviamente frequentare! Se non si resta lucidi e sereni, lo stress e il tracollo psicologico sono dietro l'angolo!

Tutto il lavoro può essere così compromesso da un eccesso di apprensione nei confronti delle strategie intavolate che non portano i risultati sperati.
Lo stress è importante, perchè aiuta a tenere alta la soglia di attenzione, ma questo non significa diventarne vittime inconsapevoli!

Un altro svantaggio di chi come te vuole imparare come fare trading online, consiste nel rischiare di non sapere gestire le perdite, che certamente si verificheranno! Fanno parte del gioco, e non sono un segnale negativo.

Stesso discorso vale per l'incapacità di molti di buttarsi e rischiare somme di denaro. Se vuoi conoscere come sviluppare strategie di trading, confrontati con trader avviati: ti diranno tutti che il rischio calcolato fa parte del gioco, devi essere disposto a perdere per vedere poi aumentare i tuoi guadagni, come accade nel poker! La calma e la pazienza ti porteranno lontano, oltre ovviamente alla conoscenza delle strategie.

Se non siete pronti a studiare, sfruttando anche le nostre competenze e le altre sezioni di questa guida su Come iniziare a fare trading in maniera corretta, non andrete da nessuna parte.

L'analisi fondamentale come punto d'inizio: si parte dalla reputation di un investimento per poi analizzare tutti i grafici (con attenzione anche alle materie prime come forma di investimento)

Soprattutto per chi inizia a fare trading per la prima volta occorre chiarire che il mercato lo si deve studiare per bene; occorre conoscerlo per cercare di prevederne le più importanti svolte e direzioni.

A questo scopo è di fondamentale importanza conoscere i dettami che sono alla base dell'analisi tecnica, una branca di studio che cerca di predire l'andamento dei prezzi e delle attività finanziarie. Ecco dunque che importanti aspetti da prendere in esame diventano i fattori macroeconomici e quelli che in linea teorica possono influenzare la domanda e l'offerta che governa il mercato che stiamo analizzando). Per investire con successo è dunque molto importante andare ad approfondire concetti come:

  • la qualità del management
  • le performance storiche di determinate attività
  • le prospettive future di alcune società
  • le statistiche che riguardano i prezzi
  • gli eventi politici

I principi che riusciremo a trarre da questa fase di analisi potranno essere spesi su attività quali azioni, indici, tassi e derivati.

Motivazione personale e Finanza: sono legate? Scopriamo come la fiducia in se stessi influenza la crescita professionale

Essere un trader implica confrontarsi con una realtà astratta, che materialmente non si può toccare ma che di fatto esiste. Esiste in un’area con cui tutti il mondo ha a che fare: il denaro. Alla luce di ciò, realizzare profitti mediante il trading, è una possibilità decisamente concreta, che dipende dalla bravura tecnica che si possiede come economo e dalla fiducia in sé stessi, nelle proprie competenze e nelle esperienze fatte precedentemente su una specifica piattaforma del broker.

La maggior parte del successo che un trader registra, deriva dalla conoscenza di come i prezzi si muovono, deriva dal saper riconoscere la struttura del mercato e da indizi, ricavabili con un buon fiuto, su cosa aspettarsi dal futuro. Ma c’è una bella differenza tra il saper fare le cose e fare queste con la sicurezza di svolgere la mossa giusta. Il più grande spartiacque che divide i trader di successo da quelli che non saranno mai capaci di riuscire nell’impresa, è la capacità di analizzare sè stessi e i propri umori e, al contempo, sapersi prendere le proprie responsabilità riguardo ai fallimenti compiuti. Padroneggiare le proprie emozioni richiede un gran allenamento mentale, soprattutto allo stress psicologico,  protagonista sempre attivo in una vita da trader. Il trading infatti è un’attività più mentale che fisica e passa principalmente da un meccanismo di errore e di autocorrezione.

Credere nel successo e credere di poter riuscire nel proprio investimento, porterà agevolmente al controllo ponderato delle proprie emozioni. Per riuscire nel mercato finanziario il primo tassello da colmare è quello psicologico, perché una mente debole perde sempre, una che ha padronanza no.

La scoperta degli archetipi per capire le proprie debolezze: La filosofia di Jung

immagine per articolo su Motivazione personale e finanza

Una citazione esplicativa, quella precedente, di quanto prendere in mano il controllo su sé stessi sia fondamentale, alla luce delle tante realtà che possono esercitare su di noi un qualsiasi soggiogamento. Quando reagiamo o rispondiamo ad una situazione stressante a partire dalla paura maturata o, contrariamente dal coraggio e dalla disciplina, i risultati saranno diversi e, alla base della costruzione di sé stessi che si è ottenuta, uno strumento che può essere molto ultime per maturare le qualità all’interno del trading, è l’archetipo.

Lo psicologo Carl Jung è stato uno dei primi a capire cosa fossero gli archetipi: essi sono gli aspetti più latenti del nostro essere che costituiscono determinate caratteristiche. Nel corso della crescita, un essere umano sviluppa, attraverso la socializzazione e le varie esperienze della vita, questi archetipi che si sviluppano e la cui unione realizza la  forma della nostra identità: il senso di noi stessi è fluido, mai standard. Durante la nostra crescita possiamo sviluppare parti che, per ragioni a noi non chiare, sono rimaste bloccate o meno sviluppate: queste rimarranno sempre dentro la nostra personalità. Cosa si nasconde dentro di noi? Che i nostri più oscuri fantasmi si manifestino proprio durante un ostacolo in borsa? Fortunatamente possiamo lavorare su ogni archetipo per tutta la vita, perché sono per definizione dinamici, dunque possono cambiare senza che noi ce ne accorgiamo.

Ma che connessione ha tutto ciò con il trading online? Per avere successo in questo campo necessita far partire le nostre attività e azioni dai punti di forza e non da quelli carenti. Reagire e rispondere ad una difficoltà con la paura non vi farà mai avere successo. Ecco perché conoscere gli archetipi è importante, perché ci consentono di lavorare su aspetti poco conosciuti del nostro io e di rimetterli in gioco in occasioni determinanti come quello dell’investimento finanziario. Un trader che possiede di suo un buon equilibrio psichico ed una salda consapevolezza dei propri mezzi, è già a metà dell’opera. Se vuoi diventare un trader vincente devi partire dal presupposto che, riorganizzare la propria mente, è il primo passo da compire: nessuno nasce vincente, vincenti ci si diventa sapendo chi si è. Un trader deve possedere necessariamente delle caratteristiche tra cui la disciplina, la pazienza, il coraggio e l’imparzialità, utili per un successo garantito.

Quando sperimentiamo la paura durante una situazione rischiosa, l’archetipo che sta prendendo possesso del nostro io è quello dell’Orfano, che nel lato ombra ha come caratteristica predominante il vittimismo. Esatto, tutti dentro tendiamo a fare un po’ le vittime e, quando ci si confronta con una difficoltà, quello di dare colpe al resto della situazione è il modo più facile per sentirsi meno in difetto. Ma il lavoro e lo studio degli archetipi ci consente anche di sviluppare “l’eroe” che è in noi e che, un trader, si augura sempre di raggiungere. Ogni archetipo ha la sua ombra e la sua evoluzione e, proprio il “viaggio dell’eroe” è un percorso che ci consente di andare alla scoperta delle nostre qualità e caratteristiche e di diventare vincitori. Conoscersi è il giusto approccio per diventare qualcuno e far capire agli altri che, questo qualcuno, è fatto apposta per vincere. Vuoi essere un vero winner? Inizia queste ascesa verso la vetta di te stesso.

 

Come riconoscere i broker inaffidabili

Le Truffe legate al trading online sono perpetrate in molti modi diversi, anche subdoli dalle boilers room al pump and dump, dagli schemi a piramide a quello Ponzi che analizzeremo uno per volta. Il punto fermo che accomuna tutti i broker inaffidabili è quello di non essere regolamentati né riconosciuti dagli organi di controllo finanziario come la CySec (a livello internazionale) o la CONSOB (in Italia). Altri elementi che indicano l’inaffidabilità di un broker – ma che si scoprono solo dopo aver fatto la registrazione – riguardano i seguenti comportamenti:

  • Negoziazioni contro gli ordini del cliente trader, ossia, alcuni broker inaffidabili attendono i movimenti di mercato a loro favore prima di piazzare gli ordini dei clienti;
  • Addebito di commissioni eccessive;
  • Addebito di tariffe nascoste su servizi inefficaci o privi di reale utilità;
  • Blocco della piattaforma durante le ore di mercato per impedire ai propri clienti trader di annullare o inviare ordini in attesa di sbloccarlo quando l’ordine può fruttare maggiori percentuali di profitto a favore del broker;
  • Difficoltà nell’effettuare i prelievi impedendo ai trader di gestire liberamente il conto o chiuderlo tramite tempi di attesa lunghi, addebito di tasse inesistenti, eccessive richieste di autenticazione camuffate da tutela della sicurezza.

Nonostante i controlli stringenti delle Autorità di regolamentazione, molti operatori inaffidabili riescono a sfuggire alle regole e spesso utilizzano siti di intermediazione all’apparenza rispondenti ai canoni di regolarità, ma che si rivelano delle vere “trappole” per depredare il trader perché una volta depositato il conto capitale non si è più realmente in grado di gestire il proprio conto e i propri ordini in libertà. I metodi per allettare e invitare gli utenti a registrarsi presso la propria piattaforma sono molteplici, ma bisogna fare attenzione ai siti che:

  • Promettono guadagni facili in breve tempo;
  • Offrono sistemi di trading automatizzati (Robot) con la promessa di profitti certi;
  • Offrono bonus di iscrizione eccessivamente convenienti o addirittura offrono un conto base gratuito con del denaro già depositato per i nuovi trader.

Una volta iscritti alla piattaforma, il trader perde il controllo reale e la disponibilità del proprio denaro, mentre il broker opera contro l’interesse dei clienti per guadagnare sulle percentuali di perdita e attribuendo commissioni elevate.

Prima di sottoscrivere qualsiasi tipo di registrazione su una piattaforma di trading, è bene assicurarsi che si tratta di un operatore regolarmente registrato e riconosciuto dagli organi di controllo competenti (Cysec, Consob, FCA); è importante leggere le recensioni sia degli utenti che degli organi di controllo, nonché consultare le eventuali black list elencate in vari siti di servizio; è altresì fondamentale leggere e capire bene la struttura del sito che ospita la piattaforma di broker, vedere attentamente i servizi offerti, i riconoscimenti ottenuti e ovviamente usare il buon senso.

Quali sono le principali tipologie di truffe con il trading online

Si stima che nel solo Regno Unito si perdano oltre 200 milioni di sterline l’anno a causa delle frodi con il trading, con una perdita media  di circa 100 mila sterline a “vittima”. Tra le truffe più pericolose in cui si può incorrere si citano:

  • La boiler Room;
  • Il pump and dump;
  • Schemi a piramide;
  • Schema Ponzi;
  • Truffe sui metalli preziosi;
  • Truffe sugli investimenti alternativi.

La truffa Boiler Room

È la classica truffa ben orchestrata online. le Boiler Room sono dei siti per trading online in tutto e per tutto dall’apparenza di realtà e affidabilità: hanno nomi altisonanti e rassicuranti, siti curati e dettagliati, sedi legali in città e luoghi rinomati, riportano false certificazioni e numeri di registrazione inesistenti (verificare sempre che siano regolamentati). La truffa consiste nel convincere il trader della propria affidabilità, indurlo a depositare sul loro conto il denaro da investire in operazioni di trading, fingere delle negoziazioni per un breve periodo di tempo per poi “svanire” nel nulla. Quando il trader e le autorità si accorgono della frode è troppo tardi, perché la finta agenzia ha già provveduto a chiudere l’ufficio, trasferire i fondi e la sede, cambiare nome, rendersi invisibile e irraggiungibile.

Leggi della truffa Forexgrand, per capire meglio come proteggerti dalle truffe!

La frode Pump &Dump

È la classica “speculazione” che si può materializzare nel trading sotto due forme diverse nella pratica, ma identiche nella sostanza e nell’esito finale: truffare.

Una prima modalità è quella che vede l’intermediario finanziario impegnato nel convincere i trader ad acquistare azioni di una società in fallimento; questo improvviso interesse spinge i mercati a far aumentare il prezzo della società e il valore delle azioni, a questo punto l’intermediario/broker vende tutto con grande profitto, ma lascia ai trader azionisti una società senza valore quando la bolla speculativa scoppia inesorabilmente.

Una seconda modalità è creare del clamore e interesse intorno a un titolo qualsiasi, spingere (pump) al massimo le quotazioni  e poi “scaricare” (dump) il titolo con vendite massicce per trarne il massimo profitto.

Sono schemi comuni e popolari anche nella normale attività di trading, in ogni caso bisogna diffidare dall’enfasi  (iper hype) e dall’eccessiva spinta verso un determinato titolo, azione, movimento valutario.

La truffa dello schema a piramide

Lo schema a piramide può essere sintetizzato come “porta un amico trader e otterrai una ricompensa”: si tratta di uno schema semplice, usato a volte anche nel marketing per portare “clienti”. Nel caso del trading, non esiste alcuna piattaforma reale, ma solo un sito con poche pagine che promettono guadagni eccellenti e con la promessa che se introduci altre persone ci sarà una forma di ricompensa o un ritorno di investimento in percentuale. In realtà, i primi iscritti ottengono un vantaggio relativo e si vedono realmente corrispondere delle ricompense nel momento in cui invitano altre persone a iscriversi, ma quando la piattaforma raggiunge un numero limite di iscritti “adescatori” che – a volte anche a loro insaputa si rendono complici della truffa – il sistema si auto genera senza produrre profitti per nessuno se non per coloro che sono alla base della piramide: i primi individui invitano i secondi, i secondi ne invitano dei terzi e questi ultimi altri ancora, potenzialmente fino all’infinito.

Lo schema a piramide è facilmente mascherabile ed è anche una strategia di marketing diffusa, per cui è importante leggere sempre il contratto attentamente, prima di sottoscrivere qualsiasi azione.

La truffa dello Schema Ponzi

È una variante dello schema a piramide, sviluppata da un truffatore italiano, Charles Ponzi, che sul principio dello schema a piramide ha sviluppato una modalità che non si basa sul reclutamento di nuovi utenti per mezzo di altri individui, ma si risparmia la commissione da corrispondere ai “complici” più o meno ignari, puntando tutto su un “testimonial” centrale, un fake con nomi e credenziali false, ma dalla grande capacità comunicativa e di convincimento che incoraggia a registrarsi su un finto portale di trading con finte recensioni e finte testimonianze. Il truffatore guadagna dalle nuove iscrizioni effettuate, poi raccoglie il denaro e … scappa e il sistema crolla, fino alla truffa successiva.

Truffe sui metalli preziosi

L’oro, l’argento e i cosiddetti beni rifugio sono una risorsa importante per gli investitori, e una prospettiva di truffa allettante per i truffatori i quali, riguardo agli investimenti sui metalli preziosi attuano i seguenti trucchi:

  • Promettono l’acquisto per conto del trader di metalli preziosi che non esistono in realtà, quindi gli acquisti non avverranno mai;
  • Propongono l’acquisto di metalli preziosi di qualità scadente o inferiore a quella promessa;
  • Promettono garanzie di rendimento irrealistici sugli asset di metalli preziosi;
  • Applicano commissioni eccessive per chi negozia in metalli preziosi.

Truffe su investimenti alternativi

Con il trading online si possono effettuare investimenti anche sui cosiddetti asset alternativi, prodotti, valute, azioni non convenzionalmente considerati titoli borsistici come i vini di qualità, i francobolli, le auto d’epoca, l’antiquariato, prodotti di lusso che sono in sé tutti ambiti interessanti su cui investire, una nicchia profittevole per fare trading, ma allo stesso modo proprio perché sono ambiti di investimento “alternativi” non sono regolamentati, né amministrati in modo appropriato, né inclusi negli asset proposti dalle principali piattaforme di trading regolamentate; quindi fare trading in un ambito non regolamentato facilita gli incontri indesiderati e aumenta le possibilità di incorrere nelle truffe. La regola per capire la bontà di un investimento alternativo consiste sempre nel leggere attentamente il contratto, i documenti di sottoscrizione, le clausole.

Cosa succede se incorro in una truffa nonostante un buon broker?

Anche se si sceglie un broker ottimo, regolamentato e affidabile non si è esenti dalle truffe, dai raggiri o quanto meno dal lasciarsi guidare in scelte sbagliate senza aver valutato le opportune strategie o senza conoscere la materia. Se si è trader sprovveduti e con poche conoscenze tecniche è molto più facile incorrere in inganni anche su piattaforme di broker legali. Il rischio maggiore in cui si può incorrere anche sui siti legali è, però rappresentato dagli hacker e dalla fragilità del sistema di sicurezza della piattaforma regolamentata, per cui le azioni da intraprendere per evitare il rischio di sottrazione indebita dei dati personali registrati su un conto trading o di intrusione fraudolenta e sottrazione di denaro dal proprio conto trading è bene seguire le seguenti buone pratiche:

  • Controllare sempre le comunicazioni del broker e i rendiconti finanziari a fine giornata, così come si controlla l’estratto conto della banca;
  • Cambiare periodicamente nome utente e password;
  • Accedere al proprio account in forma assolutamente privata e non utilizzare reti wireless condivise né eventuali altre forme di condivisione quando si fa trading;
  • Monitorare le e-mail provenienti dal broker direttamente sull’account ed evitare di aprire e-mail sospette seppur a nome del broker;
  • Aggiornare costantemente gli strumenti antivirus, malware, antispam del proprio PC.

Siamo sicuri che i nostri consigli sugli investimenti ti siano stati utili. Se hai ancora dubbi sul mondo finanziario, leggi altre delle nostre guide, come quella su dove si comprano le cambiali e come si compilano.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.