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Oggi parliamo di Insider trading con un approfondimento che verrà costantemente aggiornato nel tempo.

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Il trading (con il Forex) è una delle professioni che più attirano i giovani soprattutto negli ultimi tempi. L'interesse cresce anche grazie ai grandi guadagni che sembrano a portata di mano. Tutto questo non fa altro che aumentare l'attenzione mediatica sul mercato finanziario.

La normativa europea e della Consob sull'insider trading

La legge comunitaria del 2004, che è stata recepita in Italia con la 62/2005 ha inserito nel nostro ordinamento alcune novità come la maggiore severità delle condanne, che comprendono reclusione da uno a sei anni e multe fino a tre milioni di euro, il giudice infatti può poi aumentare la multa fino al triplo o fino al maggiore importo di dieci volte il prodotto o il profitto conseguito dal reato di aggiotaggio. Questo accade per il così detto “Insider primario” ossia colui che avendo le informazioni, in prima persona decide di sfruttarle per ottenere profitti illecitamente nel mercato finanziario. E' stata poi individuata la figura dell'insider trading secondario ossia chi sfrutta informazioni avute da al primario, che però si macchia solamente di illecito amministrativo.

Facciamo un esempio: la Bank of America.

Uno noto caso è quello di Bank of America Merryl Lynch, che ne 2013, il giorno prima che la Saipem emettesse il profit warning e portasse al ribasso il suo titolo di un devastante 34% ha venduto tutte le sue azioni per un valore di 300 milioni mdi dollari. Inoltre una azienda portoghese che aveva deciso di comprare la metà delle azioni, parliamo della Amorim, ha fatto causa alla Bank of America perché a parer suo, sapendo del profit warning li aveva truffati spingendoli a comprare le azioni. Dopo numerose indagini internet, la Bank of America è stata completamente scagionata da tutte le accuse perché pare che BofA non avesse evidenze dell'imminente profit warning.  

Insider Trader: è illegale? Che reato indica l abuso di informazioni privilegiate o insider trading?

L’Insider Trading è quindi a tutti gli effetti una tipologia di trading che risulta essere assolutamente illegale. Fare trading di aziende pubbliche tramite i titoli azionari oppure di altri mercati finanziari (come le obbligazioni oppure le opzioni) da individui con informazioni riservate sulla società, è considerato illegale.

Ad esempio: un trader che fa trading utilizzando le guide e le news pubblicate sull’autorevole portale OsservatorioFinanza.it, riuscirà ad ottenere interessanti rendimenti sulle sue contrattazioni, in quanto su questo sito sono presenti tutte le migliori guide e analisi tecniche e macroeconomiche aggiornate. Tuttavia, i rendimenti del trader che usa testate giornalistiche del genere, potrebbero risultare inferiori rispetto ad una persona che utilizza informazioni che non sono state ancora rese pubbliche, per trarre vantaggio attraverso i mercati finanziari: un insider trader per l’appunto.

Tuttavia è possibile ottenere ottimi rendimenti anche senza diventare insider trading, oppure barare tramite qualsiasi altro “trucchetto” similare. Aggiornarsi attraverso testate giornalistiche (come appunto quella sopracitata) è senza dubbio di vitale importanza, in quanto consente di ottenere informazioni sotto un punto di vista tecnico, macroeconomico e molto altro ancora. È importantissimo considerare che l’Insider Trading è un crimine, e si potrebbe essere soggetti a multe salate nel caso in cui si dovesse risultare essere colti in flagrante. Ad oggi, grazie alla legge comunitaria del 2004 le pene per gli insider trader possono arrivare da una reclusione da uno a sei anni con multe fino a 3 milioni di euro.

Gli insider trading “secondari” (ovvero quelli che ricevono notizie dagli insider di primo livello) commettono solo un illecito amministrativo e non un reato. Importantissimo quindi cercare di evitare assolutamente questi comportamenti, così come è importante stare lontani dagli insider primari, personaggi pericolosi sempre pronti a vendere queste informazioni all’interno dei mercati. La migliore soluzione per rimanere sempre aggiornati sulle notizie di trading è quella di optare per i blog e i forum di Trading Online, risorse efficaci e vitali per i trader retail dei mercati finanziari.

Il mondo del trading è un mondo complesso e per questo prima di entrarvi occorre essere bene informati su tutto quello che lo riguarda.
All’interno di questo mondo troviamo anche l’insider trading, intendendo con queste parole la compravendita di dati riservati, pratica che, come è facile intuire, risulta essere illegale in quanto si stanno divulgando delle informazioni private in cambio di denaro.
Per evitare quindi fraintendimenti, sappiate che l’insider trading non ha niente a che fare con il trading online e con l’investimento in borsa che, come probabilmente già sapete, risulta essere una pratica legale.

L’insider trading è dunque una pratica da contrastare e la legge che se ne occupa prende il nome dall’attuale presidente del consiglio, ovvero Mario Draghi e risale al 1998 quando Draghi era il direttore generale del tesoro.
Grazie a questa legge la legislazione italiana si riuscì a adeguare a quella che riguarda l’insider trading. Questa legge non si limita a fornire tutte le indicazioni per le società di investimento ma si rivolge anche alle società che si occupano della gestione del risparmio, andando ad agire revisionando le regole e le modalità dei mercati finanziari, puntando ad una gestione maggiormente accentrata e alla condanna di alcuni comportamenti dannosi per la stabilità del mercato.

Tipping e Tuyautage: ecco di cosa si tratta

Andando a ricercare che cosa si intende per insider trading ci si ritrova davanti, dunque, alla divulgazione di informazioni private e quindi a pratiche di fatto illegali. Queste pratiche possono avvenire in due modi diversi: il tipping e il tuyautage.
Per tipping si intende la divulgazione a terze parti di informazioni privati senza alcuna motivazione adeguata e per questo non coerente al normale svolgimento del proprio lavoro o della professione per cui si è pagati.
Per tuyautage si intende invece la tendenza a portare altri utenti a compiere determinate azioni su strumenti finanziari ma solo in relazione a delle conoscenze e delle informazioni che si hanno, quindi in modo tutt’altro che trasparente.

Legge italiana e legge statunitense: ecco le differenze

La pratica dell’insider trading è illegale in tutto il mondo ma le modalità cambiano da paese a paese.
I primi ad introdurre il reato di insider trading furono gli Stati Uniti nell’ormai lontano 1934 insieme a tutte quelle misure pensare per impedire il ripetersi degli eventi che determinarono la tragica crisi del 1929.
Lo stesso anno venne istituita anche la SEC (Securities and Exchange Commission), l’ente che ancora oggi si occupa di assicurarsi che avvenga il rispetto di tutte le norme del mondo finanziario degli Stati Uniti.

Il resto del mondo ha invece aspettato decenni prima di introdurre il reato di insider trading.Italia, il reato è stato introdotto nel 1991 e questo vale sia come illecito penale che come illecito amministrativo e la legge colpisce tutte quelle figure che ricoprono ruoli di responsabilità in aziende o istituzioni e che, avendo accesso ad informazioni privilegiate, potrebbero incorrere in reato da insider trading.
In Italia è reato in tre casi ben precisi:

  • quando chi ha libero accesso ad informazioni private compie delle operazioni in prima persona sfruttando la propria posizione di privilegio e traendone quindi vantaggio
  • quando si rivelano le informazioni a terze che le sfruttano a proprio vantaggio (magari secondo determinati accordi)
  • quando si sfruttano altre persone facendo compiere loro determinate operazioni

Tuttavia, quando ci si ritrova di fronte a tale reato, solo chi aveva accesso alle informazioni viene di fatto ritenuto responsabile, anche se a trarne vantaggio potrebbero essere state più persone.

insider trading

Ma come funziona il reato di insider trading negli Stati Uniti?
Come abbiamo già detto, gli Stati Uniti possiedono una legge ben precisa sull’insider trading, ma andando a verificarne le caratteristiche, questa sembra essere l’opposto della legge italiana.
Negli Stati Uniti, infatti, è legale sfruttare le informazioni in proprio possesso per eseguire operazioni legate alle azioni dell’azienda stessa.

Si tratta infatti di una pratica molto comune tra i CEO, ma tali operazioni vengono comunque sottoposte al controllo della SEC.

Video recap

Ma quindi quando si parla di reato?

Il reato di insider trading si ha quando le  informazioni vengono condivise con terze persone che finiscono per sfruttarle ottenendo dalle operazioni un guadagno almeno del 10% in più del capitale iniziale, se non si supera questa percentuale non si parla di insider trading illegale.

Per concludere potremmo quindi definire l’insider trading diretto come legale perché comprende tutte quelle operazioni che chi lavora per una determinata azienda compie al fine di agevolare l’azienda stessa, mentre è condannato l’insider trading indiretto e quindi quando si coinvolgono terze parti.

Nel caso in cui però si dovesse commettere reato, a differenza di quello che avviene nel nostro paese, negli USA tutte le persone coinvolte sono responsabili e quindi è reato anche per chi ha solo ricevuto le informazioni.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.