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L’ESMA – European Securities and Markets Authority – è la principale autorità finanziaria in Europa; nella facoltà dei suoi poteri ha deciso di bloccare le negoziazioni in opzioni binarie sui mercati finanziari europei. Il trading in opzioni binarie è, dunque, illecito e lo è anche il marketing telefonico o per e-mail. Tuttavia è possibile continuare a negoziare con il Forex Trading e il trading in CFD, così come con un nuovo prodotto chiamato Opzioni FX. Il trading per essere efficace e, in certa misura profittevole, richiede l’applicazione di strategie opzioni binarie collaudate e che possano portare dei guadagni.

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Il primo trucco per trading in opzioni binarie? Esercitarsi con le versioni demo

Qualsiasi sia la piattaforma di trading che si sceglie, l’importante è che sia regolamentata, autorizzata al trading e soprattutto offre ai propri clienti una versione demo con la quale esercitarsi. Anche se la realtà è sempre imprevedibile rispetto alle simulazioni, tuttavia le simulazioni sono molto fedeli e le strategie che si mettono a punto possono funzionare anche nella realtà se si sono rivelate efficaci nelle simulazioni. Poiché è possibile fare trading in Forex che è simile al trading in opzioni binarie ma esclusivamente relativo allo scambio di valute, vediamo come si applica una simulazione con strategia in opzioni binarie.

Esempio di operazione in Forex trading

Il primo passo da fare dopo l’apertura di un conto demo gratuito e della registrazione dell’account presso la piattaforma di trading scelta, è studiare l’ambiente del proprio account. I conti demo mettono a disposizione dei trader una somma fittizia e virtuale di base con cui esercitarsi (non soldi veri). La somma varia a seconda della piattaforma, in media mettono a disposizione dai 5.000 ai 10.000 € o $ virtuali.

Il forex trading pone solo la scelta delle valute con le quali “scommettere”. Nella lista degli asset, si scelgono le valute con cui negoziare (dollari, euro, yen, sterline e così via), in alcuni casi anche le criptovalute. Una volta scelta la coppia di valute su cui “puntare” il rialzo o il ribasso, si inserisce nell’apposito campo, l’importo di denaro (virtuale nella versione demo) che si vuole investire.

A questo punto – se la piattaforma di trading prevede questa funzione – si può attivare il “moltiplicatore” (X50, X100, X500, X1000) che serve, appunto, per “moltiplicare” il guadagno nel caso la previsione sia corretta, ma attenzione!, moltiplica anche le perdite (su 100 € investiti moltiplicati per 500, in caso di vincita si realizza un profitto di 5000 €, ma in caso di perdita se ne perdono 5.000, dimezzando il capitale a disposizione.

Dopo aver attivato la funzione, non obbligatoria, del moltiplicatore occorre definire la previsione sull’andamento del valore della coppia di valute scelte, attraverso i tasti “Acquista” o “Vendi” a seconda che si preveda un aumento o una diminuzione del valore a fine giornata o nell’ora successiva o entro pochi minuti (ma questo tipo di transazione richiede già molta esperienza sui movimenti dei mercati per intuire in pochi secondi o minuti se è più opportuno vendere o acquistare).

Una funzione molto valida sia per i principianti che per gli esperti è l’opzione di “Chiusura Automatica” che permette di definire i livelli di Stop Loss e di Take Profit. Lo Stop Loss permette di chiudere la transazione in automatico appena le perdite raggiungono livelli superiori all’investimento o a un determinato importo stabilito dal trader. Il Take Profit, invece, permette di chiudere la transazione appena si raggiunge la somma di guadagno stabilita, a prescindere dalla tendenza o se l’andamento continua a salire. Sono due strumenti strategici che permettono di frenare le perdite o di percepire i profitti o quanto meno quelli che si è prefissato.

Le posizioni – cioè le negoziazioni – si aprono e si chiudono in base ai limiti impostati dal trader, o dalla chiusura automatica oppure ogni volta che l’operazione si attiva o si interrompe manualmente.

Per operare nel forex è importante conoscere il Mercato valutario, per questo ti consigliamo questi articoli a riguardo:

Le tipologie di strategie

Le strategie sono sostanzialmente divisibili in due grandi rami: le strategie a breve termine e le strategie a lungo termine. Le strategie a breve termine sono quelle che si applicano e si esauriscono nell’arco della giornata di negoziazione, mentre quelle a lungo termine lasciano le posizioni aperte a lungo, in un arco temporale più ampio (da un anno a 5 anni) e il numero delle operazioni si distribuisce in modo uniforme nel tempo per poter ottenere una sorta di reddito stabile nel tempo. In questi casi è molto opportuno diversificare la scelta degli asset in modo tale che se c’è una perdita da una parte, non si esclude un profitto su qualche altro asset. Il rischio delle strategie a lungo termine sono gli improvvisi crack finanziari che mettono a rischio quasi tutti gli asset di investimento.

Se desideri approfondire le tue conoscenze sulle opzioni binarie, ti raccomandiamo di dare un'occhiata a questi articoli tematici:

FAQ

Come si guadagna con le opzioni binarie?

Il primo “trucco” per guadagnare in opzioni binarie è la scelta del Broker/piattaforma di trading. È importante che sia regolamentata, autorizzata dalle autorità di controllo finanziarie, che abbia una versione demo per permettere ai trader di testare le strategie e che fornisca anche dei bonus al momento dell’iscrizione. In questi casi, però, bisogna leggere attentamente i prospetti illustrativi e la tipologia di account perché per l’applicazione dei bonus, spesso, è richiesto un primo investimento reale che permette di accumulare “punti” per poter riscattare il bonus. Fate sempre attenzione.

Che fine hanno fatto le opzioni binarie?

L’ESMA, autorità europea di vigilanza finanziaria ha vietato le negoziazioni in opzioni binarie perché troppo rischiose per gli investitori privati.

Cosa sono le opzioni Vanilla e quando si acquistano?

Le opzioni Vanilla sono dei prodotti derivati che seguono i movimenti di un asset sottostante e non di quello primario. Quando si acquistano prodotti simili si usufruisce del diritto – ma non dell’obbligo – di acquistare o vendere a determinati prezzi ed entro una data di scadenza predeterminata.

Quanto si guadagna in media con le opzioni?

Un rendimento di un investimento che genera un profitto effettuato da un trader esperto può generare un 65% di successo e di profitto. Ogni broker indica chiaramente il valore del “payout” determinato per ogni operazione che si apre, ovvero l’ipotesi di guadagno in caso di vincita.

Quando conviene acquistare le opzioni?

La regola generale è che se il valore di mercato di un asset diventa inferiore al valore tecnico conviene esercitare il diritto di acquisto, se invece il malore di mercato è maggiore di quello teorico è conveniente vendere.

Cosa significa “out of the money”?

Si definisce “out of the money”, l’opzioni in cui il suo esercizio non è conveniente. Nel caso del “Call” (acquista) il prezzo di esercizio o Strike Price è superiore al valore attuale del sottostante, mentre nelle opzioni “put” (vendi) il prezzo di esercizio è inferiore al valore del sottostante.

C’è qualcuno che guadagna con il trading?

Tra i più abili trader al mondo si ricorda Warren Buffet, chiamato anche l’oracolo di Omaha, il quale non ha mai sbagliato una previsione di mercato e grazie al trading è diventato un milionario, ma nessuno conosce i suoi segreti.

Quante persone perdono con il trading?

La volatilità e imprevedibilità dei mercati rende il Trading Online e in genere le negoziazioni finanziarie molto rischiose. Le statistiche a riguardano non lasciano margine di speranza: il 90% delle persone che fanno trading finiscono per perdere soldi. Si perdono molti più soldi di quanto si riesce a guadagnare o recuperare.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.