Per diventare imprenditore non è necessario avere particolari qualifiche o titoli di studio, sebbene alla lunga un minimo di conoscenze di economia e fiscalità sono richieste, almeno ché non ci si rivolga a professionisti del settore, ma anche in questi casi bisogna aver intuito e capacità di discernimento nello scegliere lo staff di fiducia con il quale condividere successi e perdite. La società odierna, sempre più “liquida”, flessibile e autonoma spinge gli individui verso la ricerca di un lavoro indipendente e imprenditoriale e persino tentare la via del trading online può rivelarsi un’opportunità per capire come diventare imprenditore dal nulla. Internet è una grande officina di opportunità sotto molti aspetti.
Diventare imprenditori oggi può essere alla portata di tutti e senza aver bisogno di grandi risorse economiche di base, l’importante è trovare le giuste motivazioni, avere un’idea promettente e l’entusiasmo per crederci e realizzarla.
Alla base di un’idea imprenditoriale vincente bisogna mettere il concetto di profitto, saper vendere un servizio o un prodotto, non si diventa imprenditori per la gloria, ma per crearsi un reddito tramite un’attività che è di proprio interesse oltre che di potenziale interesse e al servizio degli altri.
Ciò che si intende quando si parla di saper mettere a frutto un’idea non riguarda la ricerca di qualcosa di straordinario o fuori dal comune, le idee che portano al successo sono quelle basate sulle cose semplici e banali ma sviluppate con originalità e brillantezza di spirito. Le grandi catene come McDonald o Starbuck hanno iniziato rispettivamente l’una vendendo cibo e l’altra caffè; così come nel mondo del web Google nasce con un algoritmo che si è rivelato più efficiente di altri motori di ricerca e Microsoft nasce da una costola di Apple che a sua volta è una copia di Xerox. Le idee – anche non “originali” – possono risultare profittevoli se sviluppate e reinterpretate in modo originale. Le idee originali sono di per sé sopravvalutate, ciò che fa la differenza è il tempismo. Il famoso attimo fuggente è la chiave di svolta del successo, saper cogliere il momento giusto per proporre al mercato un prodotto o un servizio è il vero segreto per diventare un imprenditore di successo. Ma come si fa’ a capire qual è il momento giusto? Il segreto consiste nel cogliere un bisogno ancora poco soddisfatto dal mercato, per questo l’intuito gioca un ruolo importante: occorre cominciare con metodo a osservare il mercato e come si muove rispetto alla propria idea, all’interno di questa analisi bisogna individuare il prodotto o il servizio che manca, ma che è quello che tu potresti offrire o trovare il modo per offrirlo, indipendentemente dalle proprie conoscenze, interessi o passioni. In linea di massima è più facile migliorare e perfezionare un’idea esistente piuttosto che proporne una nuova.
Per diventare imprenditore di successo, in fondo, bisogna parzialmente sovvertire tutto quanto gli esperti tendono a spiegare. I competitors non sono una minaccia o un territorio da aggirare, ma un’opportunità e una sfida concreta: si tende ad allontanarsi dal mainstream per ricercare la nicchia, il luogo ideale dove non ci sono ancora competitors, ma è anche vero che se quella nicchia resta inesplorata è perché forse non genera profitti né interesse nei potenziali destinatari. La competizione è salubre e spesso il luogo migliore dove aprire un ristorante è proprio a fianco a un altro ristorante. Esplorare territori sconosciuti è vincente quando si hanno anche i mezzi per amplificare e far risaltare la propria posizione altrove.
È, in ogni caso importante partire da qualcosa che interessa o del quale si hanno conoscenze e competenze, per il quale si conosce come soddisfare le richieste di un cliente o come risolvere le problematiche: nella realizzazione di un’impresa è sempre più importante il “perché” (le motivazioni, la spinta motivazionale) piuttosto che il “cosa” (il prodotto o il servizio da offrire).
Diventare imprenditori è come formare una famiglia e diventare genitori: nessuno ha il manuale delle istruzioni, si impara sul campo e dai propri errori. I rischi di fallimento sono spesso concentrati all’inizio quando si desidera creare una “macchina” perfetta e funzionante,ma ci si rende conto che mancano dei pezzi e che magari sono quelli più importanti, costosi e necessari per farla funzionare: a questo punto non è l’idea ad essere sbagliata, ma la comunicazione dell’idea. È più importante convincere gli altri della bontà e del successo di un’idea prima che se stessi. L’equilibrio si raggiunge quando si riesce a coniugare l’ideale di azienda riuscendo contestualmente a coprire le spese, unire idealismo e realismo, il sogno e il senso pratico, la soddisfazione personale e il pagamento delle bollette.
Uno dei segreti per riuscire a diventare un imprenditore è il crescere lentamente, senza fretta e senza aspettative di guadagnare tutto, tanto e subito: è più importante concentrarsi sul lavoro quotidiano e avere le idee chiare sul cosa fare piuttosto che elaborare complessi business plan, creare organigrammi, strutturare uffici per le risorse umane; quando si è agli inizi è bene mantenere i piedi per terra, rimanere agili, assumere solo le risorse necessarie, effettuare le spese indispensabili e produrre. Pensare in grande è un bene, ma agire nel piccolo e con ogni cosa a suo tempo è più profittevole e ragionevole.
Se si raggiungono i primi risultati e i primi successi non bisogna adagiarsi sugli allori, ma approfittare per reinvestire i guadagni per realizzare lo step successivo, per migliorare, per perfezionare ciò che fin dall’inizio non è stato possibile realizzare per mancanze di risorse, ma che alla prima occasione puoi far fruttare.
Un business che funziona nel tempo è quello che riesce a sopravvivere al suo creatore, il modello vincente è quello che ha un metodo e uno schema che indipendentemente dalla “regia” e da coloro che lo applicano, funziona nel tempo.
Le piccole e medie imprese spesso restano tali perché sono legate indissolubilmente dal proprietario, quando l’unico componente insostituibile è l’imprenditore che ha creato l’azienda. L’imprenditore di successo è una persona in grado di delegare dopo aver avviato la macchina, quello che riesce a far funzionare e sopravvivere l’impresa anche senza la sua presenza, perché il tempo dell’imprenditore deve essere impiegato per lavorare al proprio business e non per il proprio business, altrimenti ci si ritrova ad essere un lavoratore autonomo circondato di assistenti e la mole di lavoro sarà sempre più pesante e non si avrà più il tempo di pensare a migliorare la propria attività. Avere le mani in pasta al principio dell’attività è necessario, ma quando l’azienda comincia a funzionare bisogna ritagliarsi sempre più il ruolo di amministratore e sviluppatore del business e meno quello dell’ “operario”, pur rimanendo vicino e fedele alle dinamiche interne della propria azienda. L’obiettivo è quello di creare un modello di business auto sostenibile che si rigenera e produce profitti anche senza la presenza del suo fondatore e che addirittura gli sopravviva: ne sono un esempio proprio le più grandi imprese statunitensi come Microsoft, Apple, McDonald, Amazon ciascuno leader in settori diversi, ma tutti ugualmente solidi nel proprio business.
Infine, non bisogna commettere l’errore di credere che gestire una grande azienda è come gestire una piccola, come agli esordi. Con le dimensioni aumentano gli impegni, le regole da rispettare, le leggi da rispettare e cambia la cultura aziendale. Si può arrivare al punto di non amare più il proprio lavoro o il proprio business, ma a quel punto ci sono due strade possibili: vendere tutto e ritirarsi oppure continuare a scommettere su se stessi, reinventarsi, trovare nuove motivazioni e … giocare al raddoppio.
Nessun business cresce all’infinito e molti settori funzionano meglio se mantengono una dimensione specifica: conoscere il limite del proprio business è la chiave di svolta per rimanere sempre efficienti.
Fiducia in se stessi, capacità di convincimento, motivazioni, sagacia, intuito, agilità, resilienza, metodo e determinazione devono essere accompagnate da quel pizzico di fortuna che serve agli audaci per cogliere l’attimo fuggente.
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In Italia sono numerosi coloro che ogni giorno si avvicinano al trading online. Del resto non è difficile trovare siti che offrono consigli di vario genere, così come che propongono strategie di trading o informazioni di vario genere, come ad esempio Forza Trading. Perché questo tipo di attività dia una certa soddisfazione è però importante comprendere che è necessario considerare del tempo, non solo all’inizio, per la formazione personale.
Con l’affermazione in questi ultimi anni del cosiddetto trading online, cioè di quell'attività eseguita attraverso internet e dispositivi elettronici e finalizzata ad investimenti o speculazioni su diversi prodotti finanziari, si sono sviluppati di pari passo anche vari utili strumenti o mezzi per favorirla.