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Il Trading Online è un fenomeno di portata crescente, ma su cui occorre vigilare; non sono rari i casi di truffa, di pubblicità ingannevole o di errata informazione che inducono a investire denaro vero in imprese inesistenti o siti non controllati. I siti in cui si rischia maggiormente la truffa o l’inganno riguardano le cripto valute, un asset già naturalmente aleatorio e fittizio; la cripto valuta più nota è il BitCoin e ve ne sono molte altre meno trasparenti e affidabili come, per esempio Coinspace sulla quale la CONSOB ha espresso un chiaro parere negativo.

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Prima di andare ad approfondire l'argomento criptovaluta CoinSpace e cosa ha affermato la Consob al suo riguardo, andiamo a spiegare maggiormente in dettaglio cosa sia il cosiddetto Trading Online e quali sono i motivi alla base della sua diffusione, ma anche a cosa fare attenzione per non incorrere situazioni a rischio dal punto di vista finanziario. Come detto, purtroppo, soprattutto per coloro che hanno poca dimestichezza o esperienza nel trading, puó capitare di fare operazioni che determinano cospicue perdite di denaro.

Comunque, partiamo con lo spiegare cosa sia il trading online. Questo non è altro che un'attivitá di compravendita di svariati prodotti finanziari (dalle materie prime alle valute, passando per le azioni e i titoli di Stato) che avviene in mercati specifici attraverso l'utilizzo di piattaforme online, denominate Broker. A tali piattaforme ci si puó collegare attraverso un tradizionale computer o i consueti dispositivi elettronici, quali tablet o smartphones. Da qui la denominazione pertanto di trading online, in quanto si puó effettuare attraverso tali dispositivi e in qualsiasi momento.

L'attivitá di trading, come detto, si svolge in appositi e molteplici mercati, in cui si possono acquistare e vendere diverse tipologie di prodotti finanziari e in un arco di tempo molto variabile, che puó andare da qualche manciata di minuti alle diverse ore durante la stessa giornata. Ciascun utente, denominato Trader, quando effettua tale attivitá non fa altro che operazioni d'investimento o di natura speculativa, pertanto puó ottenere profitti, ma anche, nel caso opposto, subire perdite del denaro investito.

Si consiglia, comunque, di cercare di fare un pó d'esperienza in questo ambito finanziario (diverse societá e piattaforme di trading serie e affidabili consentono, infatti, di poter fare tale esperienza, attraverso operazioni simulate con del denaro finto). A maggior ragione, bisogna prestare ancora piú attenzione con le cosiddette criptovalute, alcune delle quali possono nascondere situazioni a rischio o ambigue, in cui il trader meno esperto potrebbe facilmente incorrere in Truffe o comunque perdite di denaro. Importante, come in questo caso, risulta essere un eventuale parere della Consob.

Il giudizio della Consob su Coinspace

Con la risoluzione n. 19866 del 1 febbraio 2017, la Consob – l’organo di tutela dei consumatori - ha richiesto la sospensione della pubblicità riguardante la piattaforma CoinSpace e la cripto valuta S-Coin (Avviso Consob). Inoltre, è stato richiesto a magistrati e polizia postale di mettere offline il sito web omonimo sul territorio italiano. Poiché il processo è ancora in corso, allo stato attuale la diffida di Consob equivale a considerare l’attività in CoinSpace non legale. Inoltre, la società finanziaria dietro CoinSpace non è iscritta né registrata in CONSOB, ma neanche nei circuiti internazionali secondo le convenzioni MiFID europee o presso la piattaforma CySEC. In sostanza, è fortemente sconsigliata qualsiasi attività finanziaria con CoinSpace.

Come fare se si è stati truffati da CoinSpace

Immagine esemplificativa della criptovaluta coinspace

Se ci si è lasciati ingannare dalle promesse di guadagni facili a cospicui tramite la piattaforma CoinSpace, è possibile tentare la via legale della richiesta di un rimborso. Sebbene la nostra normativa preveda il rimborso in caso di truffe finanziarie con il trading online attraverso il ChargeBack, non è tuttavia facile l’ottenimento. Nel caso particolare della CoinSpace, fino a quando non si conclude la procedura, la società può negare il rimborso. In ogni caso, l’ottenimento del rimborso sarà complicato perché la presunta società si è costituita in un paradiso fiscale e il capitale è versato in un Trust. L’identificazione dei reali creatori della moneta virtuale S-Coin è altrettanto difficile. L’unico modo per evitare di incorrere nel rischio di forti perdite di denaro è l’informazione, conoscere come funzionano questi sistemi per capire quanto e se sono validi.

Come funziona CoinSpace? Conoscere per evitare

In base alle notizie a disposizione, il sistema CoinSpace genera profitti attraverso due modalità:

  1. L’estrazione di cripto valuta S-Coin (o mining);
  2. La presentazione di altri clienti paganti.

In realtà, il sistema genera guadagni solo nella seconda modalità, portando altri investitori attraverso la pubblicità. Si tratta del cosiddetto “sistema Ponzi” che consiste nel portare nuovi clienti paganti i quali tramite la loro registrazione al sito e il versamento di una quota minima di partenza “pagano” i presunti profitti dei clienti iscritti precedentemente e che credono di fare attività di trading. Cosa succede se non vi sono clienti nuovi che si iscrivono? Il sistema crolla e i soldi non c’erano prima e non ci saranno poi.

In Italia (legge n. 173 del 2005) e nell’Unione Europea è vietato fare marketing di schemi piramidali, motivo per cui la CONSOB ha diffidato i realizzatori di CoinSpace che sostengono, invece, di generare profitti tramite la creazione di cripto valuta gestita per conto dei clienti.

Quali sono i “conti” e i piani di compensazione previsti dalla cripto valuta S-Coin

Sul fronte dei pacchetti di investimento per incentivare l’utente a iscriversi alla piattaforma, CoinSpace prevede sei piani di investimento:

  1. Minimum Mine: 300 €;
  2. Basic Mine: 700 €;
  3. Quarter Mine: 1500 €;
  4. Half Mine: 3000 €;
  5. Full Mine: 6000 €;
  6. Double Mine: 12000 €

Per ogni investimento fatto, si applicano delle commissioni che vengono “restituite” nel momento in cui si portano nuovi affiliati, ma il 25% di tutte le commissioni devono essere reinvestite in S-Coin sulla piattaforma.

Le commissioni sul reclutamento di nuovi affiliati

La seconda modalità di guadagno è quella di portare nuovi affiliati che è poi lo scopo della piattaforma per far funzionare lo schema piramidale. Per ogni nuovo cliente reclutato, le commissioni corrisposte sono:

  • Per un nuovo cliente che sottoscrive un Minimum mine: 35 €;
  • Per un nuovo cliente che sottoscrive un Basic Mine: 84 €;
  • Per un nuovo cliente che sottoscrive un Quarter Mine: 180 €;
  • Per un nuovo cliente che sottoscrive un Half Mine: 360 €;
  • Per un nuovo cliente che sottoscrive un Full Mine: 720 €;
  • Per un nuovo cliente che sottoscrive un Double Mine: 1440 €.

Il sistema di affiliazione promosso da CoinSpace è, però, destinato a esaurirsi nel corso del tempo perché non è realmente basato sullo scambio di valuta o cripto valuta, comportando un inevitabile crollo del meccanismo con perdite ingenti per gli affiliati.

Come riconoscere un sito di trading basato sul sistema piramidale

Per riconoscere un sistema basato sulle affiliazioni piuttosto che sul trading è sufficiente leggere attentamente la tipologia di “premi” erogati a seguito di reclutamento di nuovi affiliati inducendoli a investire in una delle modalità descritte. Quindi, quando un sito invita i propri utenti a fare campagna promozionale sta chiedendo, in realtà, nuovi fondi per pagare gli investitori esistenti.

Un altro campanello di allarme è l’impiego della cripto-valuta: se questa deve essere investita o reinvestita solo sulla piattaforma significa che la moneta non esiste davvero: CoinSpace richiede il riutilizzo della S-Coin solo sulla piattaforma, quindi la moneta è virtuale in tutti i sensi, non ha un valore (sebbene le si attribuisce un valore corrispettivo di 50 eurocent per 1 S-Coin). Una cripto valuta è ritenuta legittima quando può essere usata dentro e fuori il programma di scambio e senza alcuna restrizione; in questi casi legittimi, infatti, la cripto valuta ha un valore che è determinato dalla domanda e dall’offerta e non dal programma di gestione che la genera.

Infine, un elemento che distingue le cripto valute autorizzate da quelle false è che i programmi di mining di cripto valute sono totalmente decentralizzati e senza intervento umano, cioè sono generate da potenti macchine di calcolo.

Conclusioni su CoinSpace

La polizia postale ha chiuso da tempo il sito italiano dedicato alla S-Coin, ma se ne creano di nuovi con diversi pseudonimi. CoinSpace Wallet, CoinSpace, S-Coin e sembrano riscuotere successo tra gli iscritti.

Se CoinSpace è affidabile oppure no, oltre a stabilirlo la legge, lo potete stabilire da soli avendo tutti gli elementi e gli strumenti per capire cosa può funzionare e cosa no. In tutti i casi, il trading online anche se autorizzato e regolamentato è un’attività finanziaria rischiosa che richiede preparazione e attenzione e nessun guadagno facile.

Criptovalute Ripple: che cosa sono e in cosa si differenziano?

Nel mondo delle cripto valute, a fianco alle più famose BitCoin ed Etherum, da tempo sta avanzando il Ripple guadagnando posti sui mercati finanziari mondiali fino a diventare la seconda cripto valuta per capitalizzazione.

Ripple nasce nel 2013 grazie a un’intuizione di Chris Larsen e Jed McCaleb e come tutte le cripto valute esiste solo virtualmente. Ma quali sono le sue caratteristiche principali che le hanno permesso di diventare un’alternativa alle più note Bitcoin ed Etherum? Uno dei motivi per cui Ripple è riuscito a emergere è dovuto in parte all’aumento di prezzo del Bitcoin, nonché l’incremento di investimenti finanziari in cripto valute.

Ripple utilizza una tecnologia che consente alle banche l’invio in tempo reale di pagamenti attraverso un network finanziario. Si tratta di un prodotto utilizzato dalle stesse banche per emettere pagamenti globali veloci, a basso costo e on demand per qualsiasi tipologia e quantitativo; in questo modo le banche acquistano più facilmente nuovi clienti, incrementano i profitti e differenziano servizi e prodotti. La tecnologia Ripple permette di ridurre i costi di processazione delle pratiche con un feedback soddisfacente e migliore anche per il cliente, nonché riduce i costi di back office per la banca.

Ripple, quindi, è una tecnologia studiata e pensata proprio per il sistema bancario e per permettere i trasferimenti di denaro da punto a punto in modo trasparente e senza pagare le imposte.

Le grandi banche internazionali che lavorano con la tecnologia Ripple sono circa 15 distribuite in 9 paesi con una copertura dell’87%. È bene precisare che Ripple indica sia il nome di una criptovaluta digitale identificata con la sigla XRP che il network in cui la valuta viene convogliata. Il sistema è opensource.

Stando al sito ufficiale, Ripple ha lo scopo di facilitare l’utilizzo dei servizi finanziari senza sopportare ritardi o commissioni troppo alte, in questo modo il “denaro scorre liberamente” senza i rallentamenti dovuti ai ritardi di elaborazione delle richieste e le commissioni. L’obiettivo è quello di creare una valuta digitale con lo stesso peso finanziario del Bitcoin, ma funzionante e immediata come funzionanti e immediate sono le informazioni su internet.

Come investire?

Criptovalute Ripple

Ripple è un sistema pensato per i pagamenti bancari, ma è anche una cripto valuta con la quale è possibile effettuare investimenti e fare trading. Come per il Bitcoin, Ripple si basa su un network opensource, modificabile dai suoi creatori secondo un preciso “statuto”. Il sistema Ripple consiste in:

  • Criptovaluta Ripple con sigla XRP;
  • Borsa;

Pensato per le banche, il sistema Ripple si basa sulla fiducia. Relativamente alla cripto valuta, il Ripple è quotato in borsa ed entra di diritto nel Trading Binario con le doppie valute su cui puntare al rialzo o al ribasso. Negli ultimi anni, le quotazioni Ripple hanno continuato ad aumentare sia sul fronte della capitalizzazione di mercato che come valore. Nel 2017, la criptovalauta Ripple ha toccato quota 0.20 centesimi di dollaro per XRP; gli esperti considerano questo sostenuto aumento di prezzo come il segnale del grande interessamento delle banche che investono e credono nel sistema Ripple nel suo complesso (cripto valuta, rete, borsa). L’invio e la ricezione di pagamenti interbancari vale sui mercati finanziari circa 500 miliardi di dollari l’anno, e la capacità di Ripple di soddisfare la rapidità dei pagamenti e la trasparenza senza ritardi e commissioni sta portando alla stipula di numerosi accordi di partnership tra Ripple e molte banche mondiali di primo livello.

Cosa sapere sui Bitcoin

Oggi è impossibile non aver sentito, almeno una volta, il termine bitcoin, probabilmente perché è la prima e la più diffusa tra le cosiddette criptovalute, ovvero un valore concordato tra le parti sulla base della “legge della domanda e dell’offerta”. Una criptovaluta è di fatto denaro, soldi che possono essere utilizzati per fare acquisti, ma non è da intendere come moneta, perché essa non esiste (almeno oggi) come oggetto in metallo, si trova idealmente nell’aria, è un simbolo. Durante questi anni, nelle transazioni online il bitcoin ha mostrato di avere un controvalore estremamente modificabile, ma in che senso? Se per caso il 13 Gennaio 2017 un bitcoin si valutava circa 777 euro, il 13 Dicembre 2017 si valutava la bellezza di 14.475 euro. Incredibile no?

Queste variazioni, che in questo specifico caso sono del 1.700% in meno di un anno, hanno letteralmente alimentato l’influenza da bitcoin e il suo lecito ingresso nel mercato dei futures. C’è però un piccolo appunto da evidenziare: il bitcoin non è emesso né garantito da nessuna Banca Centrale, è frutto di un mero software, di un programma appositamente studiato, entrato in circolazione dal 2009 ed emesso in base alle regole pubblicare da Satoschi Nakamoto, pseudonimo dietro al quale tutt’ora non si sa chi ci sia.

Il Protocollo Bitcoin, generalmente indicato con l’iniziale maiuscola per differenziarlo dalla moneta, usa un complesso sistema di crittografia per gestire gli aspetti funzionali dl Bitcoin, come la generazione di una nuova valuta o l’attribuzione di proprietà. La tecnologia su cui si basa il Bitcoin è chiamata peer-to-peer (P2P), la medesima utilizzata per lo scambio più o meno legale che si fa in Rete di file musicali, film e software. Il perno intorno a cui questo sistema gira è il trasferimento di valuta tra i conti pubblici, detti wallet, ovvero il portafoglio degli utenti. Ogni transizione Bitcoin è aperta al pubblico e memorizzata in uno specifico database distribuito, che viene ovvero replicato nei computer di tutti coloro che possiedono un wallet, quindi se lo avete mai visto utilizzare, sapete che si serve di software simili a Gnutella, BitTorrent o eMule per lo scambio di file. Concludiamo spiegando il perché del nome criptovaluta: il prefisso cripto indica “nascosto”, come in crittografia.

Quali sono le differenze tra Ripple e Bitcoin

Ripple (XRP) e Bitcoin (BTC) sono due cripto valute molto diverse tra loro. Bitcoin è prevalentemente una cripto valuta, mentre Ripple – come si è visto – è un network per le banche che necessitano di fare trasferimenti di denaro in diverse valute, tra cui anche il Ripple in quanto valuta principale del sistema.

La differenza principale tra Ripple e Bitcoin è che il Ripple ha un sistema di network centralizzato, mentre il Bitcoin è decentralizzato, ciò non permette di definire il Ripple come una vera e propria criptovaluta libera, ma come piuttosto una tecnologia che sfrutta la logica delle cripto valute per proporre soluzioni simili ai metodi di pagamento “classici”.

Un’ulteriore differenza consiste nell’offerta della valuta. Il Bitcoin ha un tetto massimo fissato a 21 milioni, mentre Ripple è a quota 100 miliardi. Nonostante tutto, sia il Ripple che il Bitcoin sono prodotti finanziari altamente volatili e rischiosi, per cui non si può dire che Ripple sia migliore o più affidabile del Bitcoin, semplicemente si può constatare in questa fase storica – un grande interessamento delle banche verso il Ripple, ma senza garanzie e prospettive sul lungo termine.

Trading e criptovalute: quali sono le più promettenti?

Il trading criptovalute è veramente molto amato dai giovani e non solo, sono sempre di più le persone che scelgono di investire soprattutto nel trading Bitcoin. Le criptovalute piu promettenti al momento sono molte, dalle più famose come il Bitcoin fino a Stellar criptovaluta di nicchia, nel corso del testo scopriremo insieme quali sono le più profittevoli.

Prima di proseguire un’attenta analisi sul come investire in criptovalute abbassando i rischi.

Certamente qualsiasi investimento ha i suoi rischi e se decidete di intraprendere questo percorso è giusto che ne siate a conoscenza. Per evitare dei problemi legati sia a piattaforme Bitcoin poco serie o per una vostra noncuranza ci sono alcune regole da seguire.

Di certo è possibile investire in modo sicuro e ottenere dei frutti, l’importante è iscriversi solo a piattaforme Criptovalute regolamentate e serie, di seguito un'attenta recensione.

Per iniziare è doveroso fare una distinzione che forse molti di voi non sanno, ci sono due modalità per investire nelle criptovalute, la prima e da noi consigliata è quella di operare tramite il trading online e la seconda è quella di comprare le criptovalute in modo diretto tramite un Exchange.

Cosa cambia tra queste due modalità?

Il trading online è di sicuro il metodo più semplice con una maggiore tutela verso gli investitori, in questo modo non andrete ad acquistare le criptovalute, ma vi speculerete sopra tramite il CFD. Nel secondo caso invece andrete ad acquistare le criptovalute esponendovi in modo frontale alle fluttuazioni del mercato, inoltre gli Exchange sono più complessi e non hanno delle regolamentazioni molto chiare.

Dopo questa breve delucidazione in merito alle due modalità per investire in criptovalute è il momento di soffermarci su quali siano le criptovalute più promettenti.

Dall’inizio dell'inverno ad oggi abbiamo assistito come il Bitcoin sia schizzato alle stelle per poi ricadere a terra in un millisecondo, questo ci fa comprendere come le criptovalute siano l’asset più volatile che ci sia, ecco perché è molto importante investire con consapevolezza.

Ad oggi il Bitcoin ad esempio ha una valore di circa 31,885,55 dollari e con una circolazione di 18,762,652 ,00 BTC, siamo quasi arrivati alla fine della sua produzione che è fissata a 21 mila token.

Trading e criptovalute

Tra le criptovalute da tenere d’occhio nel 2022, oltre ai già citati Bitcoin, ve ne sono di diverse, ognuna delle quali merita di essere conosciuta al fine di potersi giostrare al meglio tra le varie opzioni possibili.

La prima tra le criptovalute più promettenti di quest’anno è sicuramente l’Ether, la criptovaluta seconda solo ai Bitcoin e legata alla piattaforma decentralizzata Ethereum. Il successo di questa piattaforma proprio adesso è proprio da ricercare nel sempre più aumentato interesse nei confronti degli investimenti attorno al metaverso, per spiccare definitivamente il volo basta che la piattaforma riesca a limitare due criticità: costi di transizione e problemi di scalabilità.

La grande rivale di Ethereum è Solana, una piattaforma centralizzata capace di attrarre su di sé l’attenzione.
Questa cerca di sottrarre fette di mercato alla piattaforma prima detta attraverso la sua velocità, velocità che le ha permesso di chiudere, a giugno del 2021, un finanziamento oche ha visto una raccolta di più di 300 milioni di dollari.

Merita di essere menzionata tra le criptovalute più promettenti, LINK, la criptovaluta utilizzata all’interno di Chainlink, una rete pubblica aperta a tutti e pensata per la gestione di contratti intelligenti e/o di consistenti volumi di dati da certificare.

La criptovaluta LINK può essere sia scambiata all’interno della piattaforma che scambiata in altre criptovalute, oltre che essere convertita in denaro reale.
Il valore di questa criptovaluta è in costante crescita e risulta perfetta sia per fare trading online che per partecipare attivamente al mantenimento della blockchain.

Emessa dal sito di exchange Binance troviamo una delle criptovalute più promettenti del 2022, la Binanace Coin. Vi basti pensare che la blockchain associata a Binance è, ad oggi, la migliore soluzione per i progetti di finanza decentralizzata sempre più attuali, motivo per cui sta diventando un vero e proprio punto di riferimento per il settore.

Per i sognatori, tra le criptovalute più promettenti, troviamo “Luna”, il token nativo del progetto “TERRA” che si pone come obiettivo quello di offrire una blockchain accessibile ai più, entrando a far parte del progetto potremo ricevere una quantità della criptovaluta per poter mantenere la blockchain oltre che investire sulla stessa e scambiarla nei momenti più opportuni.

Dal Bitcoin al presente: come nasce l'investimento in Criptovalute

Sono passati circa 10 anni da quando il Bitcoin ha fatto il suo ingresso nel mondo virtuale, sbaragliando tutte le aspettative sul suo futuro: si tratta, infatti, della prima criptovaluta, che ha visto il suo valore diventare stellare nel corso della sua storia, tanto che sono molte le monete nate sulla scia di questa prima, fortunata, trovata.
Le criptovalute sono, appunto, monete virtuali: ciò significa che non avrete mai un fascio di Bitcoin, o di Dash, o di Ethereum, nel portafogli, ma potreste scoprirvi comunque piuttosto ricchi, o quantomeno fortunati e felici di aver azzeccato un investimento in criptovalute, tra qualche anno.
Certo, probabilmente fare un investimento in criptovalute dieci anni fa, sarebbe stata la scelta più fortunata tra tutte, in questo campo, ma il rischio che questa valuta potesse essere un flop era, come sempre, direttamente proporzionale alla remuneratività dell'affare. Oggi i rischi sono un po' più calcolati: il che ci porta il vantaggio di sapere che non stiamo investendo proprio ad occhi chiusi, ma di contro porta con sé dei ricavi non esattamente stellari come lo sono stati per i fortunati possessori di Bitcoin.

Investimento in Criptovalute: Quante valute esistono?

Il numero di valute nate dopo l'avvento dei Bitcoin è, come dicevamo, davvero notevole, ognuna con le sue quotazioni e diverse opinioni di esperti del settore sulla loro possibile fortuna. Ethereum, Dash, Litecoin, Ripple, sono tra i nomi più gettonati quando si parla di questa nuova generazione di valute virtuali.
Dal canto nostro, vi invitiamo a prendere visione del maggior numero di informazioni possibili prima di piazzare il vostro investimento in criptovalute: il mercato varia a grande velocità e un momento potrebbe riservare sorprese che in un altro potrebbero apparire impensabili, così meglio seguirne l'andamento per un po', giusto per farsi un'idea più precisa di cosa potrebbe riservarci il futuro qualora volessimo scommettere su una di queste valute.

In passato i Bitcoin hanno davvero reso ricchi i primi "minatori": ormai questo nome è una vera e propria leggenda, ma non dobbiamo disperare all'idea che il treno sia passato e niente più sia recuperabile, in tema di valute virtuali. Tante ne sono nate e siamo pronti a scommettere che alcune tra queste potranno fare la vostra fortuna, basterà scegliere con occhio clinico e senso degli affari, così da non correre rischi per noi troppo ampi.

Sono ormai decenni che le criptovalute hanno preso piede tra gli investimenti e il 2021 si prospetta un anno davvero propizio per quanto riguarda l’andamento di questo mercato. Infatti, il 2021 la quotazione per i Bitcoin ha raggiunto i suoi massimi storici con un prezzo che ha superato i 36 mila dollari e che continua a mantenersi stabile con il passar dei mesi.

Questa tendenza positiva riguarda, di conseguenza, tutto il settore che gira attorno alle criptovalute le quali hanno subito un forte incremento. Nonostante questo, la crescita esponenziale del 320% che Bitcoin ha subito negli ultimi mesi rimane sicuramente la notizia protagonista in questo settore.

Un risultato di simile è stato raggiunto dalla Criptovaluta Ethereum, che negli ultimi dodici mesi ha subito un aumento sulle quotazioni di mercato del 653%, ma anche Litecoin ha raggiunto degli ottimi risultati con un incremento annuo del 163%.

Investimento in Criptovalute

Questo repentino incremento del valore delle criptovalute, in generale, è dovuto all’ingente quantità di investitori che durate il 2020 hanno deciso di fare un investimento in criptovalute su questo mercato specifico, facendone lievitare il costo di rientro.

Anche per quanto riguarda l'investimento in criptovalute, in campo di trading online, durante il 2020 le questo mercato è stato sicuramente al centro dell’attenzione e anche questo fattore ha contribuito in modo decisivo a far lievitare il valore della maggior parte di loro.

Sebbene Bitcoin sia ormai una criptovaluta tra le più note, questa tendenza enormemente positiva ha incentivato la nascita di nuove criptovalute che offrono un ottimo potenziale di guadagno.

Quali criptovalute esploderanno nel 2022

Bifrost (BFC), Cardano (ADA) e Solana (SOL) sono tre criptovalute che già nel 2021 sono cresciute e segnano un trend positivo con importanti guadagni sugli investimenti. Il loro successo è legato al fatto di essere criptovalute nate d programmi di blockchain e middleware che garantiscono una maggiore stabilità:

  • BFC – Bifrost nasce da un programma middleware con tecnologia multi-chain. Il suo valore cresce sopra il 200%, la valutazione media si attesta sul corrispettivo di 0,55 US$.
  • ADA – Cardano nasce nell’ambito di una piattaforma di blockchain che si rivolge ai sostenitori e ai produttori di innovazione e cambiamento. Il suo valore in dollari è pari a 2,51 US$ con un tasso di crescita medio oltre il 110%. La sua stabilità rispetto ad altre criptovalute autonome è proprio quella di essere a supporto di una piattaforma.
  • SOL – Solana è anch’essa una criptovaluta nata su piattaforma di una blockchain e il suo valore si attesta sui 72 US$. Il valore del suo cambio valutario lo rende un investimento costoso, ma il suo tasso di crescita e affidabilità è in aumento e lo rende un investimento affidabile e solido anche sull’acquisto di “poche” unità.

È naturale ribadire che gli investimenti in criptovalute restano sempre rischiosi e privi di garanzie assolute considerata la grande volatilità di questo mercato che rende difficile qualsiasi previsione.

Investimento in Criptovalute

Proprio la volatilità e i rischi connessi all'investimento in criptovalute, rende necessaria una regolamentazione a livello internazionale. Soprattutto nei paesi industrializzati si sta sviluppando una “infrastruttura” finanziaria parallela a quella “convenzionale” alla quale ci si riferisce con il nome di “finanza decentralizzata”. Si tratta di una “replica” delle piattaforme di negoziazione decentralizzate dei comuni servizi finanziari quali prestiti, investimenti, depositi offerti tradizionalmente da banche e istituti di credito. Queste piattaforme parallele offrono rendimenti più allettanti, ma il loro funzionamento e origine è spesso opaco e ostile, difficile da tracciare e regolamentare. Nel 2021, gli investimenti su queste piattaforme occulte sono in crescita esponenziale con un + 2000%.

I rischi della finanza decentralizzata sono altissimi per gli investitori e soprattutto non ancora tutelati. L’investitore rischia di perdere l’intero capitale investito senza assicurazioni e coperture in caso di crolli improvvisi del valore, delle piattaforme, frodi, perdita delle chiavi private. Un ulteriore rischio è l’irreversibilità delle transazioni in valute digitali. Inoltre, non è pienamente garantita e tutelata la transazione con un rischio palese sulla tutela della privacy.

Per queste ragioni, si sta valutando la creazione dei regulators, figure professionali che monitorano e seguono le piattaforme dall’interno per poterne stilare vizi e virtù, correggere i vizi e definire linee guida a tutela degli investitori.

Canada e Unione Europea sono tra i primi a mettere in campo misure di regolamentazione e di vigilanza. Oltre ai cosiddetti big players, in tutto il mondo proliferano iniziative di regolamentazione per creare ambienti “ordinati” di operatività sui mercati cripto. È tuttavia importante che si proceda a livello globale con procedure omologate e internazionalmente approvate. L’obiettivo nel 2022 è proprio quello di creare un coordinamento globale di regolamentazione e vigilanza sull’esempio prevalente di quanto già impostato dall’Unione Europea con i Markets in Crypto-Assets Regulation (MiCA).

Cosa sono le criptovalute

La prima criptovaluta è il bitcoin, una moneta di fatto inventata come sistema di pagamento e di trasferimento elettronico dei contanti. Nel mondo oggi esistono più di 1.000 diverse criptovalute, visto che il sistema Bitcoin è nato nel 2008, stiamo parlando di uno sviluppo incredibile, soprattutto per il fatto che molte criptovalute sono nate solo negli ultimi 2-3 anni. Una criptovaluta è una moneta gestita tramite un sistema di crittografia, che ne garantisce il possesso anonimo; il sistema di gestione è di tipo peer-to-peer e chiunque lo desideri può concedere dell’hardware per tale gestione, cosa che può fruttare qualche criptovaluta nel corso del tempo. 

Quanto vale?

Di fatto il valore iniziale di queste monete era irrisorio; stiamo parlando di pochi centesimi o millesimi di dollaro. Si basano però su un sistema che ne consente la disponibilità in quantità limitate. Maggiore è la richiesta da parte del mercato, e maggiore sarà anche il valore di queste monete virtuali. Il risultato lo si è visto nel 2017, quando un bitcoin valeva più di 15.000 euro. Ad oggi tali cifre si sono quasi dimezzate, ma il mercato di criptovalute offre una volatilità estrema, ogni ora del giorno. Proprio per questo motivo attira quotidianamente un elevato numero di investitori, considerando sia coloro che investono direttamente nella compravendita, sia coloro che si occupano di CFD o di altri prodotti derivati.

Come si investe in questo settore?

Il metodo più classico per investire in questo ambito riguarda la compravendita di una o più criptovalute. Per comprare o vendere un bitcoin è necessario approfittare delle piattaforme di cambio presenti in rete, gestite da società serie, autorizzate da vari organismi di controllo. In sostanza tali piattaforme permettono di scambiare euro, o dollari, con un certo numero di criptovalute. Visto che ne esistono più di 1.000, solitamente una singola piattaforma non è in grado di proporre tutte le criptovalute esistenti. Le quotazioni sono quelle di mercato e una volta acquistate le monete si possono tenere su un apposito portafoglio elettronico. Quando le quotazioni hanno raggiunto un livello che si ritiene soddisfacente, attraverso la medesima piattaforma sarà possibile rivenderle.

Investire con il trading online

Alcuni siti di trading online oggi permettono di avvicinarsi alle transazioni con criptovalute, utilizzando strumenti finanziari derivati. Nella maggior parte dei casi si tratta di CFD, con sottostanti le criptovalute più note e conosciute, quindi bitcoin o ethereum e poche altre. Questo tipo di opportunità è dedicata a coloro che conoscono a fondo questo tipo di mercato e che hanno del tempo disponibile ogni giorno per dedicarvisi.

Classifica migliori cripto-valute su cui investire

Il trading in cripto-valute – anche se volatile e potenzialmente rischioso – riscontra un notevole successo perché si effettua senza intermediari con relativa riduzione dei costi di commissione ed è molto rapido. Le cripto-valute sono interessanti anche per chi investe a lungo termine e non desidera sfruttare le fluttuazioni sul breve termine, ma punta su una commodity che sul lungo termine tende ad acquisire valore e attrattiva sul mercato finanziario futuro. Le migliori cripto-valute su cui investire sia oggi che sul lungo periodo sono:

  • Bitcoin: la più nota e utilizzata valuta virtuale nel mondo. Il suo successo deriva principalmente dall’essere stata la prima a comparire sui mercati mondiali basandosi sulla tecnologia nota come blockchain. Nasce nel 2009 da un’idea del suo misterioso creatore Satoshi Nakamoto. Il software gratuito su cui si basa nasce da un codice scritto dal suo creatore per implementare il protocollo di comunicazione peer-to-peer. Quando si utilizza la dicitura Bitcoin (“B” maiuscola) si intende il sistema open source, mentre con la dicitura bitcoin (“B” minuscola) ci si riferisce alla moneta. In quanto valuta, il bitcoin si utilizza per transazioni online, ma reali per vendere e acquistare qualsiasi bene e servizio. I benefici di una valuta virtuale sono la sua potenziale inesauribilità, ma i contro sono decisamente legati a un facile utilizzo per scopi criminali o eticamente questionabili.
  • Ethereum: è la seconda valuta virtuale più importante al mondo. Oltre a essere una valuta è anche e principalmente una piattaforma decentralizzata di scambi commerciali intelligenti all’interno della quale si utilizza la valuta Ether. È un’idea del programmatore Vitalik Buterin che in seguito all’esperienza con Bitcoin decide di promuovere la creazione di un nuovo “linguaggio” per creare valute virtuali, avviando una campagna di raccolta fondi che ha raggiunto nel 2014 i 18,4 milioni di dollari. Il linguaggio di programmazione alla base di Ethereum è il Turing-complete ed è open source. Chi utilizza il network paga in ether per effettuare compravendite virtuali. Ether non è progettata per funzionare come le altre cripto-valute, ma può essere speso e guadagnato solo all’interno del network Ethereum. Lo scopo principale della piattaforma è gestire e costruire sistemi elettorali, registrare nomi di dominio e piattaforme di crowdfounding senza ricorrere a avvocati, notai o altri enti legali.
  • Ripple: è la terza cripto-valuta mondiale in termini di capitalizzazione di mercato e volumi di scambio ed è particolarmente amata dalle banche, perché nata e pensata per gestire il denaro all’interno dei sistemi bancari. Il protocollo è stato creato da Chris Larsen e Jed McCaleb. Il termine Ripple definisce sia la piattaforma che la valuta generata da essa. La piattaforma permette di gestire il trasferimento di denaro in qualsiasi valuta, per inviare pagamenti in euro che saranno automaticamente riconvertiti in altre valute a secondo il paese di destinazione. Scopo di Ripple è facilitare i pagamenti internazionali.
  • Litecoin: lanciata il 13 ottobre 2011 da Charles Lee, due anni dopo la nascita di Bitcoin, fu subito la diretta concorrente di Bitcoin e la seconda valuta virtuale accessibile al pubblico, ma nel tempo è passata in secondo piano pur rimanendo la copia “migliorata” del Bitcoin e quarta in termini di capitalizzazione. È una valuta a tutti gli effetti per potere effettuare qualsiasi tipo di transazione per cui occorrono 2,5 minuti contro i 10 minuti del Bitcoin.
  • Dash: è la cripto-valuta che si differenzia dalle altre per velocità, privacy e sicurezza. Nasce nel 2014 con il nome di XCoin e successivamente Darkcoin. Le migliorie tecnologiche apportate al protocollo Bitcoin riguardano soprattutto la gestione della privacy e la sicurezza dei dati.

Altre critpovalute su cui vale la pena investire oggi sono anche Cardano, IOTA, Stellar, EOS, Neo, ZCash, Binance Coin, ognuna con le sue caratteristiche da sviluppare e sfruttare.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.