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I fattori determinanti nella scelta dei migliori siti di trading online sono molteplici, non è semplice vagliare e scegliere il Broker (intermediario finanziario online) più affidabile per i propri investimenti. Il trading online è una modalità di investimento sempre più praticata e ricercata, ma è anche molto delicata e suscettibile e non è mai sufficientemente chiaro come affidarsi ai migliori siti di trading online e se è la modalità migliore per far profittare i propri risparmi. Ecco, allora alcuni consigli utili per individuare i migliori siti di tradingl per le proprie esigenze e aspettative di guadagno.

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Le piattaforme di trading online

La scelta di un broker per il trading deve essere impostata sulle proprie esigenze, conoscenze, abilità finanziarie e aspettative di guadagno, senza lasciarsi illudere dalle facili promesse di investimento e profitto. Fino a poco tempo fa, chi desiderava investire i propri risparmi in attività finanziarie non vincolate al “mattone”, e con gradi di rischio più aleatori si rivolgeva a esperti finanziari presso istituti di credito per lasciarsi consigliare e per trovare la propria collocazione nel mercato anche in base al proprio profilo di rischio finanziario e alle reali possibilità economiche. La tecnologia, unitamente all’home banking, e alla crescente autonomia di gestione dei propri conti ha esteso le conoscenze alla maggior parte degli utenti che non sentono quasi più la necessità di affidarsi a un consulente per indirizzare i propri risparmi; ciò che resta fondamentale è l’utilizzo di una piattaforma su cui investire e pertanto si rende obbligatoria una scelta consapevole e accurata per la scelta del broker intermediario a sui affidare i risparmi di una vita.

Perché affidarsi a un intermediario, foss’anche virtuale? I broker guadagnano in percentuale in base al numero di transazioni che gli utenti iscritti alle piattaforme eseguono. Lo scopo di un broker è quello di far guadagnare i propri utenti affinché questi siano invogliati a continuare a investire. I livelli di operatività delle piattaforme di trading attuali sono avanzati e multipli consentendo di utilizzare strumenti complessi (fondi, obbligazioni, azioni, valute) su tutti i principali mercati del mondo. L’accessibilità di questi strumenti è alta, perché sono resi disponibili anche a utenti inesperti, i quali si lasciano più facilmente irretire da facili guadagni senza avere le adeguate conoscenze. Ciò che ha favorito la crescita del trading online è anche la loro semplicità di utilizzo, essendo realizzate con software compatibili con la maggior parte dei sistemi operativi in circolazione e anche in mobilità (smartphone e tablet). L’interfaccia grafica è spesso lineare e intuitiva. Le piattaforme di trading, inoltre, sono collegate ai conti corrente degli utenti iscritti: da una parte l’utente ha il controllo diretto delle quotazioni di mercato e ha a disposizione gli strumenti finanziari, le note informative, le notizie e gli aggiornamenti, i tassi di cambio e l’autonomia di operatività nell’acquistare e vendere titoli e posizionare ordini, ma dall’altro c’è il rischio di non porre limiti di accesso ai propri risparmi nello svolgimento dell’attività, se non si imposta correttamente lo stop loss (l’impostazione di un ordine di “arresto” delle attività se si supera la soglia limite di denaro da investire). Andiamo a vedere come scegliere i migliori siti di trading.

Quali sono le caratteristiche da considerare nella scelta dei migliori siti di trading

La facilità di utilizzo dei migliori siti di trading non deve trarre in inganno perché sebbene siano spesso intuitive, nella realtà non è sempre così. Se da un lato la semplicità di uso, la potenza e la sicurezza dei dati sono i principali fattori da prendere in considerazione, dall’altro lato la scelta di una piattaforma non è diversa da quella che si fa per l’acquisto di un computer o un elettrodomestico: si protende verso un modello in base alle proprie esigenze e ciò non significa che lo strumento più potente o di ultima generazione sia quello ideale per l’uso che si desidera farne.

Pertanto, la prima domanda da porsi nella scelta dei migliori siti di trading è: che cosa desidero che una piattaforma faccia per me? In questo caso, anche i bi, alle prime armi e apprendisti potranno scremare e limitare la scelta in base alle proprie conoscenze di base, in base al proprio stile di trading, agli asset di mercato su cui si desidera operare, alla facilità di gestione, alle competenze informatiche, al capitale da investire, alla tipologia di accesso alla piattaforma (gratuita o a pagamento). Quali sono dunque i fattori principali da considerare nella scelta dei migliori siti di trading?

  • La facilità di gestione: una piattaforma deve poter mettere in grado l’utente di disegnare, scrivere grafici, cancellare e modificare in modo chiaro, veloce e lineare un ordine. La grafica deve essere altrettanto semplice e pulita. Molti adottano la regola del fuori in 60 minuti, ovvero se non si riesce a capire il funzionamento di una piattaforma entro la prima ora di utilizzo, si consiglia di abbandonarla sia per un trader esperto che principiante.
  • Costi: non tutti i broker mettono a disposizioni gli strumenti in modalità gratuita o nella loro completa accessibilità. L’aspetto economico non deve mai essere sottovalutato e l’offerta deve essere proporzionata all’effettiva efficacia degli strumenti.
  • Strumenti avanzati: che siano gratuiti o a pagamento, una piattaforma di trading deve garantire una base di strumenti funzionali come:
  1. Una versione demo su cui esercitarsi prima di passare all’operatività reale;
  2. Sistemi di alert per indicare i Segnali di trading;
  3. Il back-test per provare il funzionamento di una strategia utilizzata nel passato;
  4. Trading virtuale;
  5. Trading automatico;
  6. Creazione di indicatori personalizzati sulla base della propria esperienza.

  • Un forum e un archivio storico importante a cui attingere “esperienza”;
  • Essere dotata di una versione anche per mobile;
  • Assistenza completa da parte di esperti funzionari a cui rivolgersi in caso di necessità e nella propria lingua pertanto si consiglia l’uso di piattaforme di trading italiane e regolamentate (con garanzie anche a fini fiscali). Per piattaforme italiane non si intende sempre quelle che abbiano una sede legale in Italia, ma anche quelle che pur essendo straniere sono autorizzate dalla Consob a operare in Italia;
  • Affidabilità: si “calcola” sulla solidità del sistema informatico, la piattaforma deve garantire tempi di risposta rapidi, senza blocchi o rallentamenti nel momento in cui si posiziona un ordine di vendita o acquisto. L’operatività deve essere garantita in tempo reale per evitare perdite e non vanificare le strategie impostate sula tempistica (5, 10, 30, 60 secondi).
  • Regolamentazione: verificare che la piattaforma sia iscritta e autorizzata all’operatività dalla CONSOB (per l’Italia) o licenziata da FCA (piattaforme del Regno Unito) o ASIC (per l’Australia e La Nuova Zelanda). In questo modo l’utente investe il denaro in circuiti monitorati.
  • Commissioni e deposito minimo: ogni broker applica una commissione in base allo Spread di operatività e che determina il guadagno per la società che gestisce la piattaforma. Costi di iscrizione, registrazione o commissioni troppo alte sono indice di una piattaforma non affidabile.
  • Leva finanziaria: è il meccanismo che permette di impegnare meno capitali nell’esecuzione degli ordini, quanto più alta è la leva finanziaria, maggiore è il rischio a cui il trader è esposto.

In ultima analisi, non è possibile definire in assoluto quali siano i migliori siti di trading a cui affidarsi. L’importante è che avendo compreso i fattori che ne determinano le caratteristiche di affidabilità, si è in grado di discernere la soluzione ottimale per le proprie esigenze e valutare l’opportunità di utilizzare questo canale di investimento.

Siete pronti a scoprire i migliori siti di trading?

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.